Un gruppo di sei amici – Massimo Zanetti, Kirsten De Graaf, Piero Bertani, Luca Foresti, Renato Villalta e Alberto Bortolotti – e un’idea che dovrebbe mettere insieme una squadra molto più grande. A quattro anni di distanza dalla sua scomparsa (ci aveva lasciato il 4 settembre 2009), nasce l’associazione intitolata all’Avvocato Gianluigi Porelli. Anzi, per dirla tutta, a Gigi e Paola Porelli perché gli amici non hanno dimenticato la coppia che ha fatto la storia della Virtus, del settore giovanile bianconero e di una Bologna che era davvero BasketCity.

L’Avvocato ci manca perché, pur avendo un “caratteraccio” (non era certo tenero nei suoi rapporti, ma aveva il pregio di essere franco, diretto e sincero), aveva una marcia in più. Amava alla follia questa città, pur essendo originario di Mantova, si era calato perfettamente nella nuova realtà e aveva ricreato il mito della V nera. Non c’è solo la Virtus che gli deve gran parte della sua leggenda, ci sono anche il derby, il basket italiano e pure quello europeo.

Dirigente così illuminato da capire che, per creare interesse, serviva comunque un ricambio continuo a livello di vincitori, dirigente così capace da mettere a disposizione le sue risorse (intese come ricchezze della sua Virtus) per il bene comune. Il bene del basket. Forse è per questo motivo che, quando c’era lui, come dirigente, il basket non era in affanno, forse è per questo motivo che tanti personaggi restano legati a lui, dal presidente della federbasket Gianni Petrucci all’ex ministro Gianni De Michelis, dal coach del Cska Mosca Ettore Messina al commissioner dell’Uleb Jordi Bertomeu, da Valter Scavolini a Toto Bulgheroni, da Roberto Allievi al giudice Viola.

Tutti per l’Avvocato che oggi è diventato un’associazione che, in futuro, potrebbe anche diventare una fondazione. Iscriversi (i fondatori hanno allo studio mostre, un museo, borse di studio e attività benefiche) costa 50 euro. Chi lo farà entro il 31 dicembre sarà considerato socio fondatore. Per informazioni 051 5881511; [email protected].

Piccolo aneddoto: personalmente devo all’Avvocato un assist notevole che consentì al sottoscritto e al Resto del Carlino di realizzare un bel colpo nell’estate del 2003. La Virtus, ricorderete, era stata cancellata dal consiglio federale del 4 agosto. Affiliazione revocata: cosa fare e cosa scrivere? Ci venne in mente di sentire l’Avvocato, il papà della Virtus che, per vezzo, non disponeva di un telefonino. Dove trovare l’Avvocato in vacanza? Lo “pescammo” a Cortina, all’hotel Cristallo, realizzando una bella intervista. Anche se l’Avvocato disse che la situazione era difficile e che non c’erano molte soluzioni. L’indomani l’articolo apparve sul Carlino.

Lo stesso giorno della pubblicazione arrivò una telefonata: era l’addetto stampa della Federbasket. Il professor Maifredi, all’epoca numero uno della federazione, voleva conferire con Porelli, ma non riusciva a trovarlo. Ci accordammo per uno scambio: indicammo il numero dove trovare l’Avvocato e, come contropartita, appurammo che anche la federazione, pur non potendo cancellare il proprio regolamento, non poteva vedere di buon occhio la sparizione di una società che aveva fatto la storia della pallacanestro italiana.

Insomma, all’Avvocato, che ufficialmente si considerava fuori dai giochi, dobbiamo sempre un piccolo scoop. E poi, anche se disse di essere fuori dai giochi, continuiamo a essere convinti che quel giorno, a Cortina, l’Avvocato fosse in camera sua, tra manuali, codici e regolamenti. Per trovare una via d’uscita ed evitare che la Virtus, la sua Virtus, potesse sparire clamorosamente.

Grazie di tutto, Avvocato.