La ricetta Fortitudo: un’area verde nel cuore della città

Non ci sono solo i risultati – che pure sono importanti – in casa Fortitudo. Il primo posto in classifica non basta. Non basta nemmeno la qualificazione conquista per la finale di Coppa dei Campioni che vedrà Bologna opposta a Rotterdam all’inizio di agosto. La Fortitudo di Stefano Michelini, Marco Macchiavelli, Luciano Folletti e Pietro […]

Non ci sono solo i risultati – che pure sono importanti – in casa Fortitudo. Il primo posto in classifica non basta. Non basta nemmeno la qualificazione conquista per la finale di Coppa dei Campioni che vedrà Bologna opposta a Rotterdam all’inizio di agosto. La Fortitudo di Stefano Michelini, Marco Macchiavelli, Luciano Folletti e Pietro Galletti si guarda intorno. E cerca di individuare una strada per garantire una certa solidità economica al gruppo. Non avendo risorse straordinarie (ma comunque ben gestite) la società punta a fare del Gianni Falchi un punto di forza. Il progetto di riqualificazione dell’area va avanti e parte dalla possibilità di avere in gestione, per almeno una ventina d’anni, l’impianto. In questi giorni, per dimostrare come potrebbe essere l’area, se la Fortitudo potesse gestire in modo più intenso il Gianni Falchi, è partita l’American Fest. Possibilità di accedere all’impianto, per la sfida interna con Parma, in modo libero e gratuito. Ma, soprattutto tanti stand, tanti colori, altre discipline, musica, spettacolo e, perché no, pure cucina. Abbiamo visto, in questi giorni, le Blue Girls di Stefano Landuzzi e Lele Frignani (che non a caso sono stati alcuni degli ultimi capitani della Fortitudo) ma anche le New Bologna. I Warriors di Maurizio Benassi e Paolo Parlangeli. Ma anche tanti piccoli stand e palloncini colorati che finiscono, per forza di cose, per attirare anche i bambini. Famiglie, tante famiglie, con bambini al seguito. La voglia di rilassarsi e di prendere un po’ di fresco. E magari di applaudire i ragazzi di Marco Nanni, a cominciare da capitan Liverziani. Anche se l’applausometro, dopo la vittoria su Parma (per manifesta), raggiunge livelli eccezionali quando transita Paolino Ambrosino.

Un Gianni Falchi in versione open. Un Gianni Falchi aperto all’ingresso di tutti quelli che vogliono godere, a pieno, delle opportunità offerte dalla propria città. La Fortitudo ci ha messo anima, cuore e tanti volontari. Ha coinvolto amici e amici di amici. Ha dimostrato di poter trasformare, nel migliore dei modi, la struttura. La Fortitudo non chiede aiuti (economici), ma solo la possibilità di lavorare bene e in profondità. Il primo passo è fatto. La Fortitudo va seguita con entusiasmo e passione. Perché oltre ai risultati sul campo, pensa anche al bene della città.

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