La Fortitudo merita (almeno) un Gianni Falchi pieno

Ci siamo. Stasera si gioca la prima gara della finale di Coppa dei Campioni di baseball. Da un lato la Cnf-UnipolSai Fortitudo Bologna, dall’altra i Neptunus Rotterdam. Visto da qua, non ci sono dubbi: la Fortitudo merita la Coppa dei Campioni per quello che ha dimostrato in questa stagione. Per quello che ha fatto negli […]

Ci siamo. Stasera si gioca la prima gara della finale di Coppa dei Campioni di baseball. Da un lato la Cnf-UnipolSai Fortitudo Bologna, dall’altra i Neptunus Rotterdam. Visto da qua, non ci sono dubbi: la Fortitudo merita la Coppa dei Campioni per quello che ha dimostrato in questa stagione. Per quello che ha fatto negli ultimi anni. Visto dal nord Europa è Rotterdam a meritare la coppa, perché non la vince dal 2004. Perché nel 2004, in finale, a San Marino, con il leggendario Cordemans sul monte di lancio, superò proprio la Fortitudo di Jesus Matos per 8-1.

La Fortitudo, però – la più professionistica tra le società dilettantistiche -, merita comunque qualcosa. Stefano Michelini, il presidente, Christian Mura, il general manager, Pietro Galletti, il responsabile del settore marketing e Marco Nanni, il manager, hanno fatto tanto. Hanno fatto tanto per assemblare un gruppo che da fuori sembra bello, compatto, felice di giocare insieme, tosto. E il fatto è che il gruppo è effettivamente di questa pasta.

E allora? E allora, visto che si comincia da questa sera, che Bologna non si è ancora trasferita, in massa, in Riviera, o comunque al fresco, la Fortitudo merita almeno un trattamento di favore. Stiamo parlando della squadra più scudettata, all’ombra delle Due Torri, nel terzo millennio. Della società che, per tre volte, dal 2010 a oggi (nel 2012 e 2013 le altre due occasioni) è salito sul tetto d’Europa.

E allora bisogna quantomeno rispondere all’appello del presidente Michelini. Riempiamo il Gianni Falchi. Riempiamolo di tifosi, di appassionati, di calore e di entusiasmo. E stiamo pronti ad applaudire. La Fortitudo non vince sempre ma ha un aspetto che la rende se non unica quantomeno apprezzabile in ogni contesto: non molla mai. E allora stasera tutti al Gianni Falchi. Si comincia alle 21 per uno spettacolo sicuramente da gustare.

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