La conferma di Nanni, il segreto dei successi Fortitudo

La Fortitudo Baseball è, indiscutibilmente, una delle realtà più vincenti della Bologna del Terzo Millennio. Scudetti, Coppe dei Campioni e Coppe Italia: qual è il segreto di queste vittorie? Difficile dare una risposta precisa. Sicuramente, questo è fuori discussione, pur essendo una realtà solida la Fortitudo Baseball non è la società più ricca che ci […]

La Fortitudo Baseball è, indiscutibilmente, una delle realtà più vincenti della Bologna del Terzo Millennio. Scudetti, Coppe dei Campioni e Coppe Italia: qual è il segreto di queste vittorie? Difficile dare una risposta precisa. Sicuramente, questo è fuori discussione, pur essendo una realtà solida la Fortitudo Baseball non è la società più ricca che ci sia nel panorama italiano. Però è un club che sa investire (sui giovani e sugli italiani), che sa programmare, che sa aspettare. Che sa, soprattutto, che alla fine vince uno solo. E che non bisogna sempre pensare che non arrivare primi – come detto, alla fine, vince uno solo – sia un dramma, il sintomo di qualcosa che non va, la somma di tanti errori o, peggio ancora, un vero e proprio fallimento.

La Fortitudo vince perché sa, prima di tutto, perdere. La Fortitudo vince perché ha scoperto il segreto di Pulcinella. Una cosa talmente banale che ormai fanno in pochi. Una cosa talmente banale che ci vuole coraggio per poterla portare avanti e per andare controcorrente.

La Fortitudo ha avuto la fortuna, qualche anno fa, quando si separò da Mazzotti, di affidare il gruppo a Marco Nanni, uno nato e cresciuto in Fortitudo. Uno appassionato. Uno competente. Uno vero.

La Fortitudo ora ha rinnovato l’intesa con il coach (accordo annuale con opzione sulla stagione successiva) e, nel 2015, quando darà la caccia allo scudetto numero dieci della sua storia, festeggerà anche il decennale da manager di Marco Nanni.

Nove anni, per ora, per Marco. Nove anni nei quali sono arrivati due scudetti (praticamente un quarto dei successi tricolori biancoblù), tre Coppe dei Campioni (più che nei trent’anni precedenti), tre Coppe Italia. Sicuramente Marco non ha vinto da solo, perché ha avuto tra le mani ottimo materiale. Ma avere buoni giocatori, talvolta anche i migliori, non significa necessariamente vincere. Ce lo insegna lo sport in generale, non solo il baseball. Da buoni giocatori e campioni, Marco è sempre riuscito quantomeno a costruire qualcosa. Che nello sport è fondamentale: il gruppo. Quando hai un gruppo, ma un gruppo vero, allora puoi fare miracoli. Puoi battere gli avversari più forti. Puoi anche ribellarti alla sorte. Puoi, soprattutto, vincere uno scudetto come quello dello scorso 30 agosto. Forse la Fortitudo era più forte di Rimini ma, per una serie di variabili impazzite (alzi la mano chi avrebbe mai pensato che Rivero potesse toppare la prima gara della finale tricolore dopo aver disputato un campionato esemplare; alzi la mano chi, tifoso Fortitudo, ha digerito la decisione degli arbitri che, in gara-tre, cancellano due punti che avrebbero potuto dare un altro indirizzo alla sfida), si è trovata sotto 3-2. Con le spalle al muro la Fortitudo ha vinto ugualmente. Perché Marco Nanni aveva già fatto stampare le magliette con lo scudetto? No, perché ha continuato a credere nel gruppo. Ha continuato a dispensare fiducia, ottimismo, grinta e carattere. E la squadra, capitan Liverziani in testa, l’ha seguito. Uno scudetto che vale doppio perché “perso” e riconquistato, con due ultime partite nelle quali, i lanciatori, sono stati da manuale del baseball. Un lanciatore, per essere vincente, ha bisogno di sentirsi supportato dai compagni. Ha bisogno di sentire la fiducia del manager. Ecco perché, ora, bisogna restituire quella fiducia a Marco Nanni, perché la sua Fortitudo, spesso e volentieri, vince. Perché in nove anni da capo sono arrivati otto successi. Perché tante Coppe dei Campioni la Fortitudo non le aveva mai vinte. Perché nessuna squadra, negli ultimi anni, è stata capace (a parte San Marino, ma si tratta di uno stato estero e di un gruppo per altro costruito con tanti ex Fortitudo) di riproporsi ad alto livello nei playoff come la Fortitudo. Perché di Marco Nanni bisogna fidarsi. Sempre e comunque. Ecco il segreto dei successi della Fortitudo. La conferma di Marco Nanni.

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