Non ce l’hanno fatto. Più bassa, meno esplosiva, meno veloce e forse con meno talento. Però con un cuore grande come una casa. L’Italbasket cade contro la Lituania, 81-77, ma esce dai quarti di finale a testa alta.

Proprio così: le sconfitte fanno male, perché nello sport, come nella vita, quando ci si mette in gioco, si punta al massimo. L’Italia accarezza il sogno di conquistare la semifinale, ma deve fermarsi prima, maledicendo sei minuti di blackout, nell’ultimo quarto, quando non riesce mai a fare canestro e subisce un parziale di 15-0.

Eppure nonostante il parziale l’Italia si rialza, prova a rientrare, non ce la fa.

E se è vero che nello sport si punta alla vittoria, è altrettanto vero che, nello sport, vince uno solo. Nello sport si vince e si perde e si devono riconoscere i meriti degli avversari. Che sono più grandi e più grossi.

Ma l’Italia vista con la Lituania è un gruppo che ci rende orgogliosi di indossare la maglia azzurra, di sventolare, alto, il tricolore. Sì, l’Italia esce dai quarti ma lo fa nel migliore dei modi.

Se il sogno Europeo è svanito c’è un sogno Mondiale da prendere al volo. Per farlo basta (questo non significa che sia facile) superare l’Ucraina.

L’Italia vista, anzi, ammirata contro la Lituania può farcela. Con la faccia tosta di Gentile, le braccia smisurate di Cinciarini, la classe di Diener, le volate di sacrificio di Belinelli e Datome, le energia insospettabili di Marcone Cusin. Battiamo l’Ucraina e conquistiamo la qualificazione ai Mondiali di Spagna 2014. Sì, l’Italia di Simone Pianigiani può farcela. E allora ancora una volta forza azzurri. Ce la potete fare