Italia barbuta… sempre piaciuta

Passateci il gioco di parole tutt’altro che brillante. Ma è il frutto dell’euforia legata a un’Italia che finalmente piace. Piace perché gioca (bene) e convince. Perché barbuta? Perché stiamo parlando della Nazionale italiana di basket allenata da Simone Pianigiani, dove troviamo Marco Belinelli, Gigi Datome, Peppe Poeta, Pietro Aradori e Luca Vitali. Cinque giovani barbuti […]

Passateci il gioco di parole tutt’altro che brillante. Ma è il frutto dell’euforia legata a un’Italia che finalmente piace. Piace perché gioca (bene) e convince.

Perché barbuta? Perché stiamo parlando della Nazionale italiana di basket allenata da Simone Pianigiani, dove troviamo Marco Belinelli, Gigi Datome, Peppe Poeta, Pietro Aradori e Luca Vitali. Cinque giovani barbuti che stanno dando un indirizzo preciso al gruppo azzurro. Chissà, magari presto troveremo qualche pelo in più sui volti di Rosselli (già visto per altro con barba), ma sarà rintracciare altrettanta peluria sul volto del “bimbo” Melli.

Barbe e battute a parte, resta l’annotazione principale: applaudire un’Italia che fino a questo momento, agli Europei di Slovenia, ha vinto tutte le gare, staccando il pass per la seconda fase. E ci vengono in mente le parole del capitano non giocatore, Stefano Mancinelli, che in un’intervista al Carlino (andate a rivedere le pagine dello scorso 2 settembre) aveva assicurato che questo gruppo avrebbe potuto superare il primo turno. E una volta fatto questo provare a giocare qualche tiro mancino alle favorite dell’Europeo, che sono poi Spagna, Francia, i padroni di casa della Slovenia, gli stessi greci sconfitti dall’Italia e la Serbia.

Barbuta o meno c’è una Nazionale che ci regala, finalmente, non solo delle soddisfazioni sul campo, ma pure quel senso di appartenenza che nella pallacanestro degli ultimi anni avevamo smarrito.

Barbuto o meno c’è un gruppo da ammirare e applaudire perché, non dimentichiamolo, sta facendo miracoli dovendo rinunciare in partenza a Danilo Gallinari, Andrea Bargnani, Achille Polonara, Angelo Gigli, Daniel Hackett  e Stefano Mancinelli. All’elenco degli acciaccati ora s’è aggiunto anche Travis Diener. Ma chissenefrega: l’Italia di oggi è qualcosa di straordinario.

E allora? Forza Italia, sportivamente parlando, s’intende.