Nel precedente blog avevamo dimenticato di citare l’ottimo Claudio Silvestri, una colonna da tempo immemorabile, per la federazione. Ma i “barbuti” ai quali facevamo riferimento sono in squadra. Ricapitolando quelli della barba folta sono cinque. In rigoroso ordine alfabetico Pietro Aradori, Marco Belinelli, Gigi Datome, Peppe Poeta e Luca Vitali. Ma un po’ di barbetta comincia a fare breccia anche sui volti di Alessandro Gentile, Daniele Magro e Guido Rosselli.

Il gruppo dei barbudos salirebbe a otto su dodici senza contare che anche il capitano non giocatore, Stefano Mancinelli, in passato ha sfoggiato un po’ di barbetta.

Vittoria dopo vittoria non sarebbe male che la colonia si ampliasse. E se si dovesse costringere a tutto questo anche Simone Pianigiani (sempre perfettamente sbarbato) e il suo vice Luca Dalmonte, allora…

Allora meglio non dire ancora nulla e, molto più seriamente, lasciar lavorare un gruppo che ha fame, voglia e talento. E adesso, quindi, sotto con la seconda fase. L’Italia del basket piace davvero tanto.