Passateci la citazione cinefila. Il Paradiso può attendere è una pellicola di grandissimo successo, datata 1978, con Warren Beatty nei panni di regista e attore. Per chi lo avesse scordato nel film si parlava di uno sport che fa diventare pazzi (di gioia) gli americani, il football. Dal football al baseball il passo può anche essere breve. Anche se le distanze tra noi e loro (gli americani, i maestri del football e del baseball) sono sempre più abissali.

Si diceva, appunto, il Paradiso può attendere, ma il calendario no. A tutt’oggi, mercoledì 22 gennaio, non si conosce il calendario del massimo campionato italiano, quello che va sotto il nome di Ibl (italian baseball league). Quello che dovrebbe essere la vetrina. Sabato scorso, non tanto tempo fa, ci hanno informato sulla composizione dei gironi, ma di calendari, per ora, neppure l’ombra.

Messa così sembra una roba difficile: con decine, anzi, centinaia di squadra da mettere d’accordo. E invece il campionato di baseball, quello che dovrebbe essere la nostra vetrina da mostrare al mondo, è ancora più ridotto dell’anno scorso. Dieci squadre un anno fa, quando pareva che tutto fosse pronto per arrivare almeno a dodici. Otto squadre, in questa stagione, per di più suddivise in due gruppi. Stilare un calendario non dovrebbe essere poi così difficile. Ma evidentemente ci stiamo sbagliando.

E del resto se il Paradiso può attendere, figuriamoci per un’inezia (detto con rispetto parlando) chiamata campionato. Quel che è certo, è che se il campionato deve essere il biglietto da visita da mostrare orgogliosi, in giro per l’Europa e per il mondo, meglio tenerselo in tasca, dentro il portafoglio. Un biglietto da visita incompleto (privo cioè del calendario), pur amando questo sport, non è il massimo per convincere qualcuno (pochi, tanti, chissà) ad avvicinarsi a uno sport chiamato baseball.