Il baseball non ha visibilità o, al contrario, la domanda va in qualche modo girata? Il baseball, cerca effettivamente di avere maggiore visibilità?

Il paradosso è che la risposta alla seconda domanda è no. Perché il baseball non cerca di avere maggiore visibilità? Perché fa poco o nulla per agevolare il compito di chi, attraverso i media, dovrebbe promuovere il batti e corri.

Il baseball, partiamo dall’inizio, sconta un problema probabilmente di non facile soluzione con le televisioni. Perché? Semplice, le televisioni hanno bisogno di programmazioni, di sapere quando inserire gli spot pubblicitari. Ma il baseball, per sua natura, sconta un “peccato”. Si sa quando la partita inizia, ma non si sa quando finisce. E allora ecco il problema con le tv che, al contrario, hanno bisogno di sapere, con esattezza, la scansione del palinsesto per le loro programmazioni.

Ma se questo è un quesito di difficile (se non impossibile) soluzione, ecco il nodo giornali. Che possono provare a dare una mano al baseball, ma se una partita finisce alle 2 o alle 3 di notte non hanno gli strumenti per fornire i risultati in tempo reale.

Soluzione? E’ sotto gli occhi di tutti: posto che una partita di baseball non ha una durata precisa, sarebbe sufficiente anticipare l’orario di inizio.

Ma su questo, almeno negli ultimi anni, la federazione appare sorda.

Di più (provocazione): la federazione ha optato per una formula (più che discutibile) playoff per tagliare le spese. Perché la federazione cerca di tagliare le spese? Perché i costi non sono facilmente sostenibili in questo periodo di crisi. La crisi però non c’è solo nel baseball ma in qualsiasi settore della vita.

E se le partite finiscono molto ma molto tardi lievitano anche i costi per i giornali.

Disegnato lo scenario, senza polemica ma, semplicemente presentando i fatti, tocca alla federazione e ai club decidere. Orari liberi, ma con il rischio di avere meno spazi sui giornali o gare anticipate per assicurare la migliore copertura possibile? E se si parlasse di più di baseball anche gli sponsor non sarebbe maggiormente allettati dall’idea di dare una mano a una società?

La soluzione appare semplice, basta decidersi.