Alzato il velo sulla nuova stagione della Fortitudo UnipolSai Bologna. Obiettivo finale scudetto, dice il presidente Stefano Michelini per un gruppo che, pur vincendo tanto (e spesso) negli ultimi anni, non strappa la finale dal 2010 quando perse con Parma al termine di una serie alquanto rocambolesca.

L’unico rimpianto, forse, è legato all’Europa: pur essendo detentrice della Coppa dei Campioni, la Fortitudo (di spessore sempre più internazionale pur essendo imbottita di italiania-italiani) di Marco Nanni dovrà restare a guardare. Sperando che, per il bene del nostro batti e corri, le altre italiane (Rimini e Nettuno) sappiano fare quello che la Fortitudo è riuscita a combinare non solo nel 2010 ma anche nel 2012 e 2013.

Obiettivo sul campionato con un gruppo che Christian Mura, il direttore sportivo, ha modellato sulle norme del campionato (quelle che cambiano quasi tutti gli anni, mettendo in difficoltà le società serie come la Fortitudo, che amano programmare e progettare) ma anche sulla falsarighe delle vecchie e care direttive biancoblù. Mix di esperienza e gioventù. Hanno preso altre strade i “vecchi” (ma validissimi ed eccezionali) Ermini e Bischieri? Ecco Riccardo De Santis e Guillermo Rodriguez, che dovranno fare da chioccia, al gruppo, integrandosi con capitan Liverziani che, da poco, ha spento le 39 candeline.

Esperienza, ma anche gioventù perché la Fortitudo ogni anno inserisce qualche ragazzo, qualche promessa da portare ai massimi livelli. E’ stato il caso, nelle ultime stagioni, di Daniele Malengo, Andrea D’Amico, Marco Sabbatani e, soprattutto, di Alessandro Vaglio, mvp della passata stagione.

E allora spazio a Paolino Ambrosino e Alessandro Grimaudo, ma pure a Filippo Crepaldi e Lorenzo Dobboletta con la certezza che il biancoblù Fortitudo si colorerà anche di azzurro (Italia) con sempre maggiore frequenza.

Sul monte di lancio fiducia a Luca Panerati che un anno fa, per l’infortunio, è rimasto a guardare. La Fortitudo lo rivuole partente e brillante: Betto e Radaelli lo aiuteranno a tornare sui suoi livelli di eccellenza. La presenza di Riccardo De Santis, che ha accettato il ruolo di rilievo, lo aiuterà a riprendere fiducia e ritrovare quelle curve che, nel 2012, lo avevano portato  a essere il migliore.

Spicca, nella giornata di presentazione della Fortitudo alla città, il sorriso dell’americano Joey Williamson, perché la Fortitudo dispensa buonuomore ed entusiasmo. Sorriso al primo giorno: Marco Nanni e il suo staff vogliono continuare a farlo fino a settembre inoltrato. Perché se la finale è l’obiettivo, il sogno si chiama scudetto.