Fortitudo, Rimini, Nettuno e San Marino: e allora rimasero in quattro…

Venerdì cominciano i playoff di baseball Ibl1: caccia allo scudetto con una formula diversa rispetto al passato. Niente più round robin, come nelle ultime stagioni, ma due semifinali e finale al meglio delle cinque partite. Si comincia soprattutto con una formula bizzarra perché di fatto, se non danneggia la squadra meglio classificata quantomeno non la […]

Venerdì cominciano i playoff di baseball Ibl1: caccia allo scudetto con una formula diversa rispetto al passato.

Niente più round robin, come nelle ultime stagioni, ma due semifinali e finale al meglio delle cinque partite. Si comincia soprattutto con una formula bizzarra perché di fatto, se non danneggia la squadra meglio classificata quantomeno non la favorisce agevolando piuttosto chi è rimasto dietro. E allora non si capisce per quale motivo uno debba “sbattersi”, per cinque mesi, per conquistare la posizione migliore nella regular season.

“Danneggiata” la squadra meglio classificata perché costretta a giocare in trasferta le prime due gare e non sono concessi, per questo motivo, passi falsi, perché un errore all’inizio può diventare difficilmente raggiungibile.

Ma formula a parte, si comincia venerdì e sabato all’insegna dell’equilibrio. L’Unipol Fortitudo Bologna, che proprio in volata ha superato Rimini, sarà impegnata contro i campioni d’Italia uscenti di San Marino. Grande equilibrio anche se Bologna, tra regular season e qualificazione di Coppa dei Campioni, ha vinto cinque gare su sei. Ma, venerdì, si riazzera tutto e non mancheranno, siamo sicuri, le sorprese.

Stesso equilibrio a Nettuno dove i locali attendono la visita di Rimini, beffata in volata per quel che concerne il primo posto. Per Rimini, che ha già perso (in entrambe le occasioni contro l’Unipol Fortitudo Bologna) le finali di Coppa Italia e di Coppa dei Campioni l’ultima chance per il riscatto. Ma il talento dei Pirati è smisurato, così come il cuore dei nettunesi. E allora?

Allora buon baseball a tutti con l’impressione che, forse, bisognerà attendere gara-cinque per capire l’identità delle due finaliste.

Citazione d’obbligo, infine, per Parma che proprio all’ultima curva ha “sbandato”, restando fuori dai playoff. Un plauso a Reggio Emilia per aver dimostrato, una volta di più, che non si può dare nulla di scontato anche quando le partite, di fatto, contano poco o nulla.

Ma un applauso di incoraggiamento anche a Parma: è vero che è rimasta fuori dai playoff, ma con un girone di ritorno ad altissimo livello ha dato spettacolo e battaglia. E l’eliminazione che ora, sicuramente brucia, non può cancellare quanto di buono ha saputo la compagine ducale.