Il dibattito, talvolta stucchevole, va avanti da anni. La storia serve veramente? Tutte queste nozioni possono davvero lasciare il segno nella mente dei giovani?
Sarà la deformazione professionale (una laurea in Storia Contemporanea conseguita una vita fa), ma restiamo del parere che chi non conosce la propria storia non può avere un futuro. Ecco perché la Fortitudo Baseball di Stefano Michelini non può che avere, davanti, un avvenire florido. Succede che la Fortitudo Bc 1953 sia una società che ha deciso di rendere omaggio ai proprio campioni, anche quelli del passato, concedendo loro la massima onorificenza possibile, ovvero il ritiro della maglia. Evento già registrato, in casa biancoblù, per Umberto Calzolari (8), Alberto Rinaldi (20), Alfredo Meli (11) e Riccardo Matteucci (33). Venerdì prossimo, 22 giugno, sarà la volta di Giovanni Lercker, lanciatore bolognese, classe 1944, che portò in giro per l’Italia e per il mondo la sua maglia numero 7.
La Fortitudo non dimentica i propri eroi, nemmeno quelli che oggi hanno i capelli sale e pepe. Una scelta giusta perché, lo ribadiamo una volta di più, chi non si cura della propria storia non solo rischia di commettere gli stessi errori. Ma rischia di farsi dimenticare presto.
E allora lunga vita alla Fortitudo Baseball e a Giovanni Lercker, il lanciatore cresciuto in un cortile di Bologna, ma capace di vincere quattro scudetti, una Coppa dei Campioni e di offrire il suo talento anche alla Nazionale italiana