Dal lancio Pazzo al Pazzo rossonero (ex nerazzurro)

Sollecitati dal collega e amico Gianmarco Marchini, proviamo a uscire dal seminato occupandoci di calcio. “Ma come – l’obiezione di Gianmarco – il tuo blog si chiama Lancio Pazzo e tu non scrivi nulla di Pazzo Pazzini?”. Impossibile non accontentare un amico. E allora eccoci qua a parlare del Pazzo. Chi ha fatto l’affare tra […]

Sollecitati dal collega e amico Gianmarco Marchini, proviamo a uscire dal seminato occupandoci di calcio. “Ma come – l’obiezione di Gianmarco – il tuo blog si chiama Lancio Pazzo e tu non scrivi nulla di Pazzo Pazzini?”.

Impossibile non accontentare un amico. E allora eccoci qua a parlare del Pazzo.

Chi ha fatto l’affare tra Milan e Inter? Senza entrare nel discorso delle plusvalenze (giochino che ci piace poco) e delle ultime dichiarazioni di Cassano (“perché non disse di essere sempre stato interista quando fu presentato a Milanello?) l’affare, forse, l’ha fatto proprio il Milan.

Meglio precisare: l’unico affare in una campagna acquisti (anche in questo caso non vogliamo entrare nel dettaglio delle cessioni) che sembra non seguire un progetto preciso.

Però, perso Ibra e con una lunga serie di mezze punte o comunque di punte esterne che non amano troppo l’area (Robinho, El Shaarawy, Pato, Boateng) al Milan serviva un attaccante di peso che, magari, fosse bravo anche nel gioco aereo. Cosa che Cassano (altra punta atipica) non poteva assicurare, né per indole né tantomeno per abitudine.

Ma Cassano ha due piedi straordinari: e allora perché non pensare che l’affare lo abbia fatto l’Inter? Proprio per il discorso iniziale. Pazzini può essere funzionale al Milan perché al Milan mancava un giocatore del genere.

E Cassano? Magari sarà un pronostico sbagliato, ma potrebbe finire per pestarsi i piedi con Sneijder. E poi l’impressione era che Stramaccioni volesse, per il suo gioco, elementi di fascia e di corsa. Cassano sulla fascia ci può stare, ma non chiedetegli di fare avanti e indietro. Perché non l’ha mai fatto. E un giocatore, a trent’anni, non cambia abitudini.