C’è un’Italia che vince e convince. C’è un’Italia che regala soddisfazioni ed entusiasmo. E’ l’Italia che, dall’altro capo del globo, sta prendendo parte al World Classic di baseball. Successo sul Messico prima e sul Canada poi. Testa a testa e grande equilibrio anche con i maestri americani. E’ una Nazionale diversa da quella che si è confermata in Europa, nei mesi scorsi, ma è una rappresentativa che scalda il cuore perché, oltre a vincere, appare un gruppo solido e coeso, gestito nel migliore dei modi dal manager Marco Mazzieri. Italia che continua a giocare, mentre è partito il countdown per il campionato italiano che sarà aperto, a fine mese, dalla finale di Coppa Italia (relativa al 2012) tra Rimini e Fortitudo Bologna.
Ecco, i successi della Nazionali devono essere cavalcati, subito, per creare maggiore attenzione, entusiasmo e passione nei confronti dell’Ibl1.
E’ un esame davvero severo perché è diminuito il numero delle partite settimanali (passato da tre a due) sono cresciute le squadre, da otto a dodici. Ma la questione resta sempre quella: bisogna riempire gli impianti, portare la gente sul diamante, trovare nuovi giovani sui quali investire. E’ un programma non facile da attuare, ma il baseball di casa nostra, vista la passione di chi lo gioca e lo pratica, merita questo e altro. Più gente negli impianti significa maggiore interessa, significa costringere giornali e siti a seguire con maggiore frequenza le gesta dei “nostri eroi”. Magari per tentare di riportare, a dispetto di una crisi economica che sta mettendo tutti in ginocchio, il baseball nuovamente in alto. Sperando, poi, che il batti e corri riesca anche a ritrovare la sua collocazione olimpica, persa, purtroppo, in occasione degli ultimi Giochi di Londra.