Ci sono campioni che sanno essere tali solo sul campo. Ma ci sono anche quelli che riescono a essere fuoriclasse pure nella vita normale. Perché, soprattutto, non dimenticano gli amici. Non trascurano chi è meno fortunato di loro. Nella categoria fuoriclasse, di diritto, ci entra Marco Belinelli, la guardia di San Giovanni in Persiceto (Bologna) che presto compirà 28 anni.

Marco l’ha combinata davvero grossa meno di un mese fa, vincendo – primo italiano di tutti i tempi – la gara del tiro da tre punti, a New Orleans, in Louisiana, in occasione dell’All Star Game. Già in Louisiana Marco aveva dimostrato una sensibilità non indifferente, calzando un paio di Nike davvero speciali. Non tanto per le griffe nella parte posteriore delle scarpe – il numero 3, la sua maglia con gli Spurs e le sue iniziali, MB – quanto per i colori e uno speciale acronimo.

Come colori Marco aveva scelto quelli cari a New Orleans, ovvero la piazza dove ha speso due stagioni della sua vita Nba e, in particolare, dove ha conquistato – ancora una volta primo italiano su tutti – la partecipazione ai playoff. L’acronimo SGP invece è stato un omaggio alla sua terra, alla città che l’ha visto nascere e crescere, San Giovanni in Persiceto.

Quelle scarpe speciali, ora, sono finite su una piattaforma benefica: fino alle 16,30 di martedì prossimo resteranno lì per essere battute all’asta. Non per rimpolpare il conto in banca di Marco ma, al contrario, per contribuire al Dynamo Camp. Del primo Camp di Terapia Ricreativa in Italia che accoglie gratuitamente per periodi di vacanza e svago bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, affetti da patologie gravi e croniche, principalmente oncoematologiche, neurologiche e diabete. Le scarpe hanno già superato la quotazione di mille euro. Ma c’è ancora un po’ di tempo per rilanciare, connettendosi al sito http://www.charitystars.com/product/scarpe-indossate-da-marco-belinelli-per-la-gara-del-tiro-dei-tre-punti-nba-all-star-game-autografate.

Un’iniziativa da campione, un’iniziativa da Marco Belinelli, il campione che, nella Nba, sta regalando soddisfazioni che, fino a qualche anno fa, apparivano per un giocatore italiano semplicemente dei sogni. Ma con Marco stanno diventando delle piacevoli ed esaltanti realtà.