Una lezione di stile. E di comportamento. Sabato 30 giugno a Grosseto si gioca l’All Star Game: la Nazionale italiana di Mazzieri, che sta pensando all’Europeo di settembre (non dimentichiamolo: l’Italia è campioni uscente), sfida gli All Star, ovvero i migliori giocatori espressi dal nostro campionato e, in particolare, dalle votazioni dei tifosi.
Dove sta la lezione di stile? Nella tempistica, crediamo e, nella capacità, della nostra federazione, di tener fede alle promesse e ai progetti iniziali.
Chi è che, al contrario, non tiene fede al proprio ruolo? Perdonateci se torniamo su una questione sollevata già in passato ma, alla final four di European Cup, manca ancora una sede.
Si giocherà il 29-30 settembre (siamo proprio sicuri?), ma la federazione internazionale non ha ancora comunicato la località che dovrò ospitare l’appuntamento clou della stagione (o per lo meno quella che dovrebbe essere la vetrina, il fiore all’occhiello, per l’attività continentale). Una mancanza che sa tanto di dilettantismo esasperato (ma intendiamoci: ci sono tanti dilettanti o presunti tali che svolgono le loro mansioni da professionisti consumati e per i quali possono esserci solo parole di elogio) e di scarso rispetto nei confronti degli appassionati e del mondo del batti e corri.
Come si è soliti dire: le scuse, in questo caso, stanno a zero. Aspettiamo, impazienti, che la federazione internazionale esca da questa situazione nella quale si è cacciata da sola.
Poi, un giorno, quando la questione sarà risolta, ci dovranno spiegare anche i motivi di un atteggiamento quantomeno opinabile.
O no?