Ieri anche il ct azzurro, Simone Pianigiani, si è sentito in dovere di fare gli auguri a Marco Belinelli. Anche perché il giovanotto di San Giovanni in Persiceto è l’unico, in questa stagione, a ottenere punti, continuità e visibilità nel dorato mondo Nba.

Andrea Bargnani, ormai, ha perso anche lo status di Mago: alla domanda, molto semplice, sulla data del suo rientro, ha risposto semplicemente “non lo so”.

Da un anno, ormai, è fermo Danilo Gallinari che stando alle prime diagnosi a stelle e strisce avrebbe dovuto riprendere tra novembre e dicembre. Ma del 2013, ora, invece, siamo a fine marzo 2014.

Di Gigi Datome si son perse le tracce: ma se l’ex stella di Roma saprà prendere questa annata per il verso giusto, siamo sicuri che sarà ricompensato nella prossima stagione. Ci resta solo Marco Belinelli, che ieri, 25 marzo, ha festeggiato il suo ventottesimo compleanno. L’ha consumato anche con gli auguri del ct azzurro Simone Pianigiani.

Ma il 25 marzo (che sia un segno del destino?) è anche il compleanno di un altro ragazzino che con i canestri ha abbastanza dimestichezza e rappresenta, probabilmente, il futuro del nostro sport. Ha dodici anni meno di Marco, non è nato a San Giovanni in Persiceto, ma nella vicina Bologna. Di nome fa Davide, di cognome Moretti. Nacque mentre in contemporanea, al PalaMalaguti di Casalecchio (oggi Unipol Arena), si consuma il “neuroderby”, il quarto di finale di Eurolega tra Virtus e Fortitudo con la quasi rissa tra Sasha Danilovic e Carlton Myers, oggi grandi amici. Davide è figlio di Paolino, che ha vinto tre scudetti con la Virtus e una Coppa Italia (primo trofeo per l’Aquila) con la Fortitudo. All’inizio di gennaio, al torneo Bruna Malaguti di San Lazzaro, Davide ha dato spettacolo, risultando anche l’mvp della manifestazione.

Come capitò a Belinelli una vita fa: che la storia finisca per riproporsi come sosteneva Giambattista Vico? In attesa di tutto questo, tutti a fare il tifo per Marco Belinelli e per gli Spurs che vogliono arrivare fino alla fine…