Ogni tanto gli ‘esperti’ analisti del web assomigliano ai cartomanti: sparano previsioni a casaccio. La cosa interessante è che entrambi trovano sempre qualcuno che li ascolta. Stavolta la ‘previsione’ è da fine del mondo (oggi le suggestioni Maya si sprecano): fra dieci anni Facebook non sarà più un attore dominate del web. Il declino della creatura di Zuckerberg seguirà il percorso già visto con Yahoo, che a inizio degli anni 2000 sembrava inaffondabile e oggi vale un decimo di quel che valeva allora.

L’analisi è quella di tale Eric Jackson, fondatore della Ironfire Capital, intervistato dal network CNBC. Ecco l’analisi che sta alla base di questa ‘profezia’: siamo alla terza generazione di web companies. La prima è stata quella dei grandi portali che aggregavano contenuti (Yahoo dieci anni fa); la seconda è quella dei social network (Facebook e tutti gli altri); e la terza è quella del mondo mobile, anzi delle società web focalizzate sul produrre profitti dal mobile. Secondo Jackson, per una webcompany nata in una generazione è molto difficile, se non impossibile, evolversi da una generazione all’altra (vedi i tentativi non proprio riusciti di Google per sfondare nel mondo social). Quindi Facebook è destinata al declino.

Vero? Falso? Chissà se c’era scritto anche questo, nella stele rovinata a Tortuguero (nel Tabasco, il profondo sud del Messico) o nei dipinti parietali nella “Sala degli Affreschi” a Mayapan (per chi è digiuno di profezie Maya: entrambi prevedono la ‘fine del mondo’ al compimento dei 13 Bakun del ‘Conto lungo’, cioè più o meno oggi, 5 giugno 2012, in concomitanza con il transito di Venere sul Sole; in alternativa potete tenere buona la data del 21 dicembre, che da anni viene indicata come vera deadline per i Maya. Gurdacaso sia stele che affreschi sono rovinati e illegibili…).

Facciamo una cosa seria: buttiamo via i maya e gli analisti delle tendenze web, per favore!