A Londra saranno vietate sui mezzi pubblici tutte le pubblicità che mettono in mostra fisici belli, atletici e inarrivabili di modelli e modelle. Il motivo? Creano senso di frustrazione, l’ossessione di un corpo perfetto, umiliando – di fatto – chi non ce l’ ha. Ma – mi domando – il neo sindaco Sadiq Khan non aveva niente di più importante da decidere? Non penso che ai primi posti del suo programma elettorale ci fossero simili sciocchezze… Lettera firmata, Milano
SCIOCCHEZZE le definisce il nostro lettore, eppure basterebbe un minimo di sincerità per scoprire un’altra realtà: quanti di voi passano le pause pranzo in palestra, sul tapis roulant a cercare di bruciare quelle calorie di troppo assimilate durante la stagione invernale, con l’obiettivo di arrivare in forma all’imminente prova costume? E quanti hanno la fissa del corpo perfetto senza un filo di grasso, niente cellulite, pettorali e addominali scolpiti, per apparire «come quelli della pubblicità»? Proprio per evitare che simili irreali modelli diventino ossessioni nelle menti degli adolescenti il primo sindaco musulmano di Londra ha imposto un drastico stop alle pubblicità ingannevoli sollevando un vespaio di polemiche condite da sarcastiche domande: «Londra è già pronta per la sharia?». Eppure, tramontata l’epoca di «Roberta» (lo slip che per oltre 20 anni ha dettato le regole del posteriore femminile), sarebbe bello che anche in Italia il business prendesse a modello la crociata londinese sfoggiando donne normali e imperfettissime. [email protected]
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