Terremoto: i partiti diano il buon esempio

A luglio scade l’ultima rata dei rimborsi relativi alle elezioni 2008-2011. Sono 182 milioni di euro. I partiti stanno interrogandosi di quanto tagliarla, ma nella stragrande maggioranza non sono disposti a rinunciarvi. Una prova di insipienza. La lezione delle amministrative dovrebbe essere loro salutare e spingerli a dare un segnale al Paese. I loro bilanci […]

A luglio scade l’ultima rata dei rimborsi relativi alle elezioni 2008-2011. Sono 182 milioni di euro. I partiti stanno interrogandosi di quanto tagliarla, ma nella stragrande maggioranza non sono disposti a rinunciarvi. Una prova di insipienza. La lezione delle amministrative dovrebbe essere loro salutare e spingerli a dare un segnale al Paese. I loro bilanci grondano utili, quei soldi non sono necessari alla sopravvivenza di nessun partito. Quindi, se ne sono capaci, diano un segnale di discontinuità.

Non sarebbe solo una furberia, populismo o un sussulto di dignità. Perchè è anchee soprattutto  colpa loro se in Italia non si è mai fatta e non si fa prevenzione antisismica, se non si mettono in sicurezza neppure gli ospedali e gli edifici pubblici, se non si avvia un grande piano antisismico che intervenga sull’enorme patrimonio edilizio nazionale che non è sicuro.

I partiti _ che hanno espresso i governi nazionali e locali dell’Italia repubblicana _ sul tema della prevenzione dei terremoti hanno agito poco e male, sono colpevoli di ignavia, quindi sono intrisecamente corresponsabili di scelte errate che ci sono costate morti e distruzioni assolutamente evitabili se gli edifici fossero stati costruiti diversamente (sulla base di leggi che ai partiti spettava fare) o fossero stati messi in sicurezza.

Quindi, abbiano uno scatto. Devolvano integralmente quel’ultima tranche di finanziamenti alle popolazioni terremotate in Pianura Padana per consentire la ricostruzione delle abitazioni distrutte o lesionate. Fatti, non chiacchere. Soldi veri per una emergenza vera. Altrimenti l’antipolitica avrà davanti a sè praterie nelle quali galoppare.

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