Virginia Raggi, la grillina che piace alla destra

«Virginia Raggi è una persona perbene, capace. In più è anche avvocato ed è mamma…». Parole di miele, quelle indirizzate alla candidata sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle. Ma attenzione, e qui sta il bello, a pronunciarle non è stato Casaleggio. E nemmeno il direttorio. Ma Daniela Santanchè, deputata di Forza Italia. E c’è […]

«Virginia Raggi è una persona perbene, capace. In più è anche avvocato ed è mamma…». Parole di miele, quelle indirizzate alla candidata sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle. Ma attenzione, e qui sta il bello, a pronunciarle non è stato Casaleggio. E nemmeno il direttorio. Ma Daniela Santanchè, deputata di Forza Italia. E c’è chi dice che le sia sfuggito addirittura un «a Roma voterei per lei». Salvo poi schermirsi: «Macché, il mio candidato è Bertolaso. Certo, però, la Raggi…». E via elogi. La stessa Virginia, ieri, nella sua prima uscita pubblica da candidata sindaco della Capitale al parco del Tufello in mezzo alle case popolari, ha dovuto metterci una pezza. «Se quello che diciamo piace alle persone, ci voteranno, indipendentemente dall’orientamento politico».

Le fa eco la senatrice M5S Roberta Lombardi: «Mi preoccupa di più la Santanchè in Parlamento che la Santanchè che vota». Il punto è chiaro: la Raggi alla destra piace. Pure a Matteo Salvini, angustiato dalla ‘marmellata’ romana del centrodestra (Marchini ha vinto ai gazebo della Lega, ma la Meloni non lo vuole e Berlusconi incorona Bertolaso).

«Non possiamo sostenerla – dice il leader del Carroccio – è ovvio. Ma a Roma ci vorrebbe una come lei. Sarebbe perfetta».

Avvocatessa, 37 anni, sposata con un grillino (Andrea Severini) che le ha fatto conoscere il Movimento, è mamma di un bimbo di tre anni e mezzo. Cresciuta nel quartiere San Giovanni – Appio Latino, poi – scrive nel suo curriculum – è emigrata nella borgata Ottavia nella periferia nord «per amore». A differenza della Santanché, però, che ne fa anche una questione di genere («io parlo sempre bene delle donne»), Salvini è rimasto folgorato dai ‘contenuti’ di Virginia. Soprattutto le frasi sui rom. Mentre Bertolaso li definiva «una categoria vessata», la Raggi andava dritta alla ‘pancia’ degli elettori. «Non è accettabile mantenere persone che possono lavorare. Il superamento dei campi rom, quindi, non è più rinviabile».

Manca la parola «ruspa» che piace al Carroccio, ma il succo è lo stesso. Del resto che i grillini stiano cercando di conquistare voti a destra non è un mistero. Chi, infatti, ha ‘lanciato’ la Raggi con un’intervistona? Il quotidiano della destra romana, Il Tempo, schierato contro la «macchina del fango» che riteneva Virginia ‘colpevole’ di aver omesso nel curriculum il praticantato nello studio di Cesare Previti (ex avvocato Fininvest e ministro con Berlusconi). Oggi la grillina fa l’avvocato civilista nello studio di Pieremilio Sammarco, fratello del difensore di Previti, Dell’Utri e Berlusconi.

A CHI l’attacca per queste «vicinanze», replica: «Gli avvocati che difendono gli spacciatori, sono spacciatori anch’essi?». La Lombardi, invece, taglia corto: «Virginia piace a tutti, non solo alla destra», mentre l’aspirante sindaco rivela: «Io ho votato Pd, ma me ne vergogno un po’ viste le recenti disavventure». Tradotto: Virginia parla a tutti. E tutti possono votarla. D’altra parte, c’è già chi la chiama la Maria Elena Boschi pentastellata. Per ora il confronto è lasciato a una gallery di foto sul web. In futuro, chissà.

 

Rosalba Carbutti

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