Intervista pubblicata l’8 marzo 2015 su QN (Carlino, Nazione e Giorno)

Il sottosegretario Pd al ministero dell’Economia e delle Finanze, Pier Paolo Baretta, ammette: “Siamo in ritardo”.
I 20mila dipendenti delle Province da ‘riciclare’ temono di diventare esodati…
“Nessuno verrà licenziato, né perderà lo stipendio”.
Ma se i 24 mesi previsti per ‘trasferire’ i dipendenti si allungano il rischio c’è…
“Ma il rischio è solo nostro”.
Cioè?
“Un conto è pagare qualcuno in base a una prestazione lavorativa, un altro dare uno stipendio per non fare nulla”.
Alla faccia della spending review.
“Diciamo che 8mila persone che lavoravano ai servizi per l’impiego verranno trasferiti all’Agenzia nazionale per il lavoro, mentre 2/3mila vigili continueranno a fare quello che hanno sempre fatto con un altro ‘capo’”.
Restano 10mila persone…
“Un conto è spostare un dipendente della Provincia in Regione con le stesse identiche funzioni, un altro è cercare un lavoratore con competenze molto specifiche…”.
Quindi come si risolve il problema?
“Può essere che ci sia bisogno di assumere nuove persone con curricula ad hoc”.
Che ‘scavalcheranno’ i dipendenti pubblici non ricollocati…
“Se c’è necessità di un ingegnere e tra i ‘ricollocabili’ non c’è, bisogna pensare a un’altra risorsa”.
In quest’ottica sono stati pubblicati i bandi del ministero della Giustizia e dell’Agenzia delle Entrate?
“La corsia preferenziale è per i dipendenti delle Province, ma è ovvio che non si può prescindere dalle professionalità”.
A che punto siete col ‘censimento’ delle professionalità?
“Bisogna prima definire le competenze che verranno trasferite dalle Province alle Regioni e risolvere il nodo risorse”.
Colpa dei tagli?
“Gli enti che ricevono le persone vorrebbero avere in dote anche risorse finanziarie. Ma non ci sono a causa dei tagli”.
Il governo, quindi, deve correre ai ripari.
“È nostro dovere accelerare per tamponare i ritardi che, ahimè, ci sono. Il primo passo è stato fatto. A Province e città metropolitane abbiamo allentato il patto di stabilità, garantito mutui agevolati e dato comunque la possibilità di assumere i precari”.

Rosalba Carbutti

Twitter@rosalbacarbutti

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