Le pagelle della politica uscite il 9 luglio 2013 su QN

GINO CAPELLI
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L’assessore al Bilancio del Comune di Parma, soprannominato il ‘sindaco ombra’, si è dimesso. «Un addio concordato», si è precipitato a twittare il primo cittadino del Movimento 5 Stelle Federico Pizzarotti, che l’ha rimpiazzato con il docente universitario Marco Ferretti. In realtà c’è chi maligna che l’addio sia dovuto allo stipendio comunale di (soli) 2.200 euro. Anche nella Stalingrado a 5 Stelle fare il grillino non è semplice (soprattutto quando arriva la fine del mese).

NICO STUMPO
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Il deputato democratico, ex coordinatore (contestato) delle primarie del partito, non ha dubbi: «Non c’è bisogno che il segretario del Pd sia sexy, ciò che contano sono i contenuti». Sì, appunto, smacchiamolo questo giaguaro.

DANIELA SANTANCHÈ
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Tra falchi, colombe e amazzoni, chi si distingue davvero nel Pdl è lei: la ‘Pitonessa’. Invisa al Pd, ma in fondo anche a una parte del suo partito, ha fatto scricchiolare la maggioranza, tant’è che la sua elezione alla vicepresidenza della Camera è stata rinviata. Il motivo? «È una candidata divisiva». Ma chissà fino a quando. È risaputo che cambiare pelle è uno degli sport preferiti delle Pitonesse.

PIPPO CIVATI
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Il giovane deputato democratico, candidato ufficialmente alla segreteria del Pd, ha lanciato il suo programma di battaglia via twitter: «Vendicheremo Prodi e Rodotà, le timidezze di questi anni». I due diretti interessati, tra strategie, impallinamenti e passi indietro in stile Pd, hanno già iniziato a fare gli scongiuri. Tiè.

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