Becchi: “Pizzarotti, regolamento di conti da partito stalinista”

«Il Movimento è diventato un partito ‘stalinista’». Il professor Paolo Becchi, già ideologo dei 5 Stelle, ora fuoriuscito, liquida la sospensione di Federico Pizzarotti come «regolamento di conti interno». Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, invece, è stato difeso… «Nogarin è ortodosso, invece il primo cittadino di Parma disturbava. Siamo di fronte all’ennesimo errore politico». […]

«Il Movimento è diventato un partito ‘stalinista’». Il professor Paolo Becchi, già ideologo dei 5 Stelle, ora fuoriuscito, liquida la sospensione di Federico Pizzarotti come «regolamento di conti interno».

Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, invece, è stato difeso…

«Nogarin è ortodosso, invece il primo cittadino di Parma disturbava. Siamo di fronte all’ennesimo errore politico».

Ma il Movimento, così, non rischia di perdere credibilità?

«Eh certo. Ma ormai…».

Ormai?

«I 5 Stelle seguono la logica bieca dei partiti: usano un pretesto per far fuori chi non è in linea. Due pesi e due misure, come tutti gli altri».

Non doveva arrivare dalla Rete il giudizio finale su sospensioni, espulsioni etc…?

«Il web non ha più senso. Il Movimento è diventato un partito. Rigido, strutturato, ‘stalinista’, senza dibattito interno».

Chi ha deciso, allora, la sospensione?

«Il direttorio. Magari non erano neanche tutti e cinque d’accordo».

E Beppe Grillo quale ruolo ha?

«Il garante dovrebbe ricordare che le regole vanno rispettate. Ma lui ha tirato i remi in barca. Ormai se ne sbatte».

Questa doppia o tripla morale avrà effetto sui consensi?

«L’avviso di garanzia di Nogarin va benissimo, quello di Pizzarotti malissimo. L’ex sindaca di Quarto, Rosa Capuozzo, è stata trattata come una serva, la senatrice Serenella Fucksia cacciata senza nessuna assemblea parlamentare. Sono ridicoli… Ma la gente dimentica in fretta».

Nessuna ripercussione sulle amministrative?

«Non credo, Virginia Raggi a Roma vincerà comunque. Certo, se il Movimento perdesse ovunque, chi ha preso certe decisioni dovrà assumersi le sue responsabilità. Da quando è mancato Gianroberto Casaleggio, non c’è più quella personalità superiore capace di fare sintesi. E, sul lungo periodo, può essere che gli italiani si rendano conto che il Movimento è un gran bluff».

Rosalba Carbutti

Intervista pubblicata su QN il 14 maggio 2016

Twitter@rosalbacarbutti

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