Il governo Letta e le idee chiuse a chiave

Al di là di come andrà a finire, quello che sento è una totale mancanza d’aria. Sì la gente si sente soffocare, mentre altri, chinando la testa, sanno di essere in trappola. Il governo ci dev’essere. Il governo si deve  fare. Senza governo si muore. Senza governo ci sbranano. Sì, vero. Intanto le idee, quelle […]

Al di là di come andrà a finire, quello che sento è una totale mancanza d’aria. Sì la gente si sente soffocare, mentre altri, chinando la testa, sanno di essere in trappola. Il governo ci dev’essere. Il governo si deve  fare. Senza governo si muore. Senza governo ci sbranano. Sì, vero. Intanto le idee, quelle che sono state sventolate in campagna elettorale, sono state chiuse in uno sgabuzzino senza luce e senza finestra, chissà che non escano anche solo per un attimo a fare capolino e a infestare questa rappresentazione di unità e civiltà, a quasi tutti indigesta, ma da tutti invocata. Facciamo un in bocca al lupo grande come una casa a Enrico Letta che, giunto a questo punto, ha un’unica mega possibilità: fare un governo talmente brillante da farci dimenticare quelle idee chiuse a chiave nello sgabuzzino. Ma solo per un po’, sia chiaro. Perché è come tappare un fiume in piena: prima o poi esonda.

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