Articolo pubblicato su QN del 27.05. 2012

L’E-COMMERCE tiene, nonostante la crisi. Ma prima di cantar vittoria, i siti online dovrebbero farsi un esame di coscienza. I 10 milioni di utenti attivi in Italia (+11% da aprile 2011, secondo una ricerca Human Higway ) infatti, non sono «coccolati» come dovrebbero. Lo rivela uno studio di eCircle, realtà leader a livello europeo nel settore del digital marketing: «Le aziende di e-commerce non coinvolgono abbastanza gli utenti e non li fidelizzano».

I dati parlano chiaro: su un campione di mille ‘navigatori’ simbolo della popolazione Internet italiana nel mese di marzo, solo il 50% conferma di essere stato trattato da «cliente», ricevendo messaggi di benvenuto sul sito in cui hanno fatto acquisti, auguri di buon compleanno o comunicazioni successive all’acquisto sul web. Ma c’è di più. Al Netcomm ecommerce forum, nonostante le buone premesse iniziali, si è sottolineato un altro «handicap» tutto italiano: il ritardo rispetto ai cugini europei. Usiamo poco Internet (siamo ‘sotto’ di diversi punti percentuali rispetto alla media Ue, in tutte le fasce d’età) e chi acquista online è fermo al 15%, contro una media europea del 43. Insomma, si cresce. Ma non basta.

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