Perché le donne attaccano la maestra sexy?

Pensate: spesso non diciamo niente. Stiamo lì, zitte, a fare sorrisini per non rispondere in modo duro ad effettive mancanze di rispetto. La maggior parte delle volte lasciamo correre e anche di fronte a dati Istat raccapriccianti – 800mila donne licenziate o costrette a dimettersi perché in gravidanza, giusto per sciorinarne uno – dentro di noi ci ripetiamo […]

Pensate: spesso non diciamo niente. Stiamo lì, zitte, a fare sorrisini per non rispondere in modo duro ad effettive mancanze di rispetto. La maggior parte delle volte lasciamo correre e anche di fronte a dati Istat raccapriccianti – 800mila donne licenziate o costrette a dimettersi perché in gravidanza, giusto per sciorinarne uno – dentro di noi ci ripetiamo come un mantra: siamo fortunate, non ci manca niente, le ingiustizie, alla fine, mica ci toccano.

E così mettiamo la testa sotto la sabbia. Altre volte, invece, quando non ci sarebbe niente da dire, ci piace scandalizzarci, criticare e giudicare. E, magari, pure metterci i bastoni tra le ruote tra noi, così, per sport. Un esempio? La rivolta della mamme nell’asilo di Castello di Serravalle, nel Bolognese, rivelata dal Resto del Carlino. Il motivo dell’arrabbiatura di massa? L’avvenenza della maestra. E, pensate, siamo in Emilia Romagna, mica in Afghanistan. E, invece, eccoci qui, a dover fronteggiare il fronte delle madri bigotte che ‘condannano’ la povera Michela Roth, addominali scolpiti, gambe tornite e fisico decisamente notevole. La sua colpa? Aver posato per alcuni servizi fotografici come modella.

Ergo, non adatta all’insegnamento. Risultato: bambini ritirati dalla scuola.

Sì, funziona così, tra donne, a volte. Si giudica. E, come niente, una povera insegnante – che fino a prova contraria è professionalmente ineccepibile – si trova una bella lettera scarlatta appesa al collo. Neanche avesse mangiato i bambini. Domanda: ma se al posto della Roth ci fosse stato un uomo? Mi spiego. Se invece di una donna avvenente in cattedra ci fosse stato un docente tipo Raoul Bova con un curriculum costellato di partecipazioni in concorsi di bellezza, i genitori dei bimbi sarebbero saliti sulle barricate? Dai, su, moralisti e moraliste dell’ultima ora, dite la vostra.

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