Affronte: “Serve un congresso o un confronto serio”

  «Non voglio passare da dissidente. Soprattutto oggi…». Marco Affronte, eurodeputato stellato di Rimini, è ancora commosso: ha partecipato al funerale di Gianroberto Casaleggio. Ora che cosa succederà? «Leggo di guerre di potere e successioni, ma l’unica cosa certa è che il Movimento ha subìto un brutto colpo». È vero che siete allo sbando? «Non […]

 

«Non voglio passare da dissidente. Soprattutto oggi…». Marco Affronte, eurodeputato stellato di Rimini, è ancora commosso: ha partecipato al funerale di Gianroberto Casaleggio.

Ora che cosa succederà?

«Leggo di guerre di potere e successioni, ma l’unica cosa certa è che il Movimento ha subìto un brutto colpo».

È vero che siete allo sbando?

«Non direi e, se anche fosse, si vedrebbe più avanti, non adesso».

Ma la nascita di tutte queste correnti, dai ‘dimaiani’ in avanti?

«Non ci sono correnti, c’è gente più vicina a uno o all’altro».

Lei è pizzarottiano?

«Lo apprezzo come amministratore e trovo ingiusto che sia stato messo in un angolino. Ieri vederlo in chiesa mi ha fatto piacere».

Pizzarotti vorrebbe un congresso nel M5S. Concorda?

«Un congresso sarebbe un po’ fuori dai canoni del Movimento, ma da domani (oggi, ndr) servirà un confronto serio. Sarebbe bello se le decisioni venissero prese attraverso la nuova piattaforma web, Rousseau, voluta da Casaleggio».

Così si sceglierà il leader?

«Non so se c’è questa necessità… Ma si potranno ‘eleggere’ anche altre figure».

Il principio dell’‘uno vale uno’ ha ancora senso?

«Vale nel senso che ognuno di noi, come me, può arrivare all’Europarlamento. Però il rispetto troppo rigoroso delle regole può portare alla spersonalizzazione degli attivisti, considerati interscambiabili. Ma alla fine c’è sempre chi emerge per le sue capacità e si diversificano i ruoli. Prendiamo la tv: non ci vanno tutti, ma solo i più bravi a comunicare».

A Rimini c’è stato il caso di due liste concorrenti…

«Abbiamo fatto errori, ma non certificare la lista cancellando la possibilità di partecipare alle amministrative con una riga sul blog ha fatto piangere gli attivisti riminesi. Almeno una telefonata al nostro capogruppo era dovuta».

Lei criticò la modalità di voto sul direttorio.

«Si poteva soltanto dire sì o no a nomi già scelti… e questo non è in linea coi principi 5 stelle».

Colpa di Casaleggio?

«Io Gianroberto non l’ho mai incontrato. Ho visto solo il figlio, Davide, per il caso di Rimini».

Sarà lui l’erede del padre?

«Lavorava spalla spalla con Gianroberto da tempo. È l’erede naturale e, come ha detto al funerale, la strada è già spianata. Non deve inventarsi un Movimento dal nulla».

Rosalba Carbutti

Intervista pubblicata su QN il 15 aprile 2016

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