Potere alla parola/Bancomat (QN, 29 giugno 2015)

‘Noi siamo ciò che mangiamo’, scriveva il filosofo tedesco Feuerbach nel 1850. Oggi, a distanza di 165 anni, che cosa siamo? Siamo ciò che preleviamo. Siamo il popolo greco al bancomat. Siamo un pin che ci dà la chiave per toccare i nostri soldi, sempre meno frutto del nostro lavoro e sempre più maneggiati dal ‘dio finanza’. La società non è più solida, ma liquida. Gli Stati non manovrano più, ma sono manovrati. Lo sportello del bancomat non mangia solo la nostra tesserina, ma anche noi. Chi siamo? Ci piacerebbe essere figli delle stelle, siamo solo figli dello spread.