Il vuoto della politica

Sto leggendo ‘Il trono vuoto’ (Bompiani) di Roberto Andò. Non ve lo racconto, nei dettagli, perché il 14 febbraio esce il film diretto dallo stesso Andò (Viva la libertà) e non vorrei rovinarvi il gusto di sedervi lì a sgranocchiare pop corn. Ciò detto c’è un cosa che vale la pena dire di questo libro e probabilmente […]

Sto leggendo ‘Il trono vuoto’ (Bompiani) di Roberto Andò. Non ve lo racconto, nei dettagli, perché il 14 febbraio esce il film diretto dallo stesso Andò (Viva la libertà) e non vorrei rovinarvi il gusto di sedervi lì a sgranocchiare pop corn. Ciò detto c’è un cosa che vale la pena dire di questo libro e probabilmente del film (che peraltro non ho finito, ma il messaggio a tre quarti di pagine è piuttosto chiaro): analizza ciò che manca ai nostri politici. E lo fa non valutando i singoli casi. I programmi. Le ore passate in tv. La gente che li segue in piazza o su Twitter. Analizza qualcosa che non c’è, che non si sente, che non ti fa brillare gli occhi. Qualcosa che manca e non ti permette di andare alle urne a testa alta, col sorriso, fiero di fare il tuo dovere di cittadino: la passione.

C’è chi crede di intravederla in Beppe Grillo che aizza le folle, c’è chi la riscontra nelle promesse di Berlusconi, chi nelle metafore e nel sorriso emiliano di Bersani, chi nel nuovo volto umano con cane al seguito di Monti. Ma, poi, quando siamo lì, al seggio, siamo sicuri che la nostra pancia basti a farci sperare in qualcosa o in qualcuno? Siamo sicuri che basti questo per risvegliare noi e l’Italia dal suo sonno di crisi? Credo che parlare alla pancia, senza toccare il cuore, non sia sufficiente. Come non sia sufficiente dire cose giuste, proporre programmi giusti, e poi lasciarsi trasportare in piccole beghe di partito che, alla gente, fanno venire il voltastomaco. Perché la politica, come ci fa capire Andò, deve evolversi e “il consenso deve cambiare forma. Così è ripugnante, non ha sapore, non sa di nulla. Il consenso è una cosa seria e non ha niente a che fare con le alleanze. Oggi l’unica alleanza possibile è con la coscienza della gente”. Ecco è qui il cuore della questione: la coscienza della gente.

Io alle urne quando dovrò mettere la mia croce rileggerò questa frase. Il resto sono tutte chiacchiere.

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