Dato che è una buona e giusta idea più governi se la sono palleggiata senza concludere nulla. Come la legge anticorruzione: tutti la vogliono ma tutti la tirano per le lunghe. Il reato di omicidio stradale trova consensi ad ogni latitudine della politica ed è davvero ora che entri nel codice penale come fattispecie autonoma.
Il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri assicura. <Stiamo lavorando>. Ci crediamo, ma è una promessa che abbiano sentito più volte. Ormai troppo spesso sciagurati al volante, ubriachi sul suv, clandestini senza patente, sballati di cocaina uccidono pedoni e altri automobilisti come in una tragica roulette russa della strada. La cronaca fornisce validi motivi ogni giorno per pensare che il reato di omicidio stradale è da istituire in fretta. Gli italiani attendono sicuramente con trepidazione la nuova legge elettorale, ma sarebbero più contenti di sapere che presto i killer del volante vengono puniti con la giusta severità dal codice penale.
La rabbia è sfilata l’altro giorno a Ferrara con gli amici di una ragazzino di 20 anni travolto e ucciso: l’automobilista che lo ha investito se l’è cavata con una condanna a 16 mesi per omicidio colposo con la condizionale la non menzione della pena. Saluti e tutti e casa.
E pensare che se bevi un bicchiere di birra in più dopo la pizza ti tolgono la patente per un anno. A Milano due giorni fa un automobilista ha provocato un incidente che ha spezzato per sempre la vita a un ragazzino di 14 anni. Si è costituito e dopo poche ore era già libero. Vedremo come finirà. Anche il ministro degli Interni Angelino Alfano ha fatto una promessa: <Presto sarà formalizzato il reato di omicidio stradale>. Cominciamo il conto alla rovescia e stiamo a vedere se arriva prima la legge o una raffica di altre vittime uccise dai pirati del volante. Via al cronometro: tic, tac, tic, tac…….
Beppe Boni
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