Un caffè ai broccoli (Foto: CSIRO)
Il piacere di un caffè unito alle indiscutibili proprietà benefiche dei broccoli. L'idea arriva dall'Australia, dove l'istituto di ricerca Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO) ha creato insieme al gruppo Hort Innovation il primo espresso al sapore di broccoli, che è già stato servito in alcuni locali di Melbourne, trovando anche l'approvazione di qualche cliente.
TROPPA POCA VERDURA
Il lavoro del team parte dall'osservazione che in Australia (ma l'assunto è valido anche ad altre latitudini) il cittadino medio consuma molta meno frutta e verdura della dose minima consigliata dall'OMS, che è di cinque porzioni al giorno (cioè circa 400 grammi di vegetali). Il broccolo, dal canto suo, rappresenta un'ottima fonte di vitamine C, K, A e B6, oltre a contenere, folati, magnesio e potassio, tra gli altri nutrienti.
NON SI BUTTA VIA NULLA
Per contribuire alla soluzione del problema, il team australiano ha messo a punto un processo per ottenere una polvere di broccoli che può essere miscelata al caffè, pareggiando con solo due cucchiai il contenuto di un piatto di verdure. Il trattamento è stato brevettato in modo da permettere di essiccare e polverizzare l'ortaggio preservandone il più possibile il colore, il sapore e le sostanze nutritive originali. Con il plus che vengono azzerati gli sprechi, in quanto la lavorazione include anche le foglie e i gambi di norma scartati.
CAFFÈ AL GUSTO DI BROCCOLI
L'ingrediente si presta come additivo per numerosi alimenti, ma il primo esperimento ha toccato una delle bevande più bevute e apprezzate al mondo, che per l'occasione è stata ribattezzata "Broccoli coffee". La ricetta prevede che la polvere venga prima miscelata con l'espresso fresco di macchinetta, e poi, dopo l'aggiunta della crema al latte, spruzzata direttamente in cima alla tazza. Le prime recensioni sono state contrastanti (a quanto pare il sapore di broccolo spicca un po' troppo), ma qualche temerario ha comunque promosso l'originalità della trovata. Non sappiamo se, come sperano gli ideatori, la bevanda sia destinata a diventare effettivamente un trend, tuttavia la tecnica potrebbe trovare spazio nell'industria alimentare per massimizzare i benefici salutistici anche di altri ortaggi.