Lunedì 4 Novembre 2024

Dieta: mangiare pasta aiuta a dimagrire

Un gruppo di nutrizionisti ha pubblicato uno studio nel quale si sostiene che la pasta non è affatto nemica della linea, purché inserita in una dieta di un certo tipo

Foto: Floortje/iStock

Foto: Floortje/iStock

Una delle convinzioni più radicate, fra coloro che intendono mettersi a dieta, è che i carboidrati e la pasta in particolare siano nemici della perdita di peso. Una recente indagine, pubblicata sulla rivista medica BMJ, ha invece evidenziato che la cattiva nomea è ingiustificata. Anzi, assunta a certe condizioni la pasta aiuterebbe persino ad eliminare quei chili in eccesso che tanto ci angosciano. LA PASTA AIUTA A DIMAGRIRE L'indagine è stata condotta da un gruppo di ricercatori del dipartimento di scienze nutrizionali dell'Università di Toronto, su un campione di 2.488 persone. In media, i volontari hanno assunto 3,3 porzioni di pasta alla settimana, dunque una quantità che solitamente è guardata con sospetto da chi vuole perdere peso. Come ha sottolineato il dottor John Sievenpiper, primo firmatario dello studio: “Abbiamo scoperto che la pasta non contribuisce all'aumento del peso o del grasso corporeo. Non solo: i partecipanti hanno evidenziato una piccola riduzione del peso. Dunque, contrariamente a quanto si crede, questo alimento può essere integrato in una dieta salutare”. DIMAGRIRE SÌ, MA A QUALI CONDIZIONI? Il contributo alla perdita di peso avviene però in presenza di alcune condizioni. Per prima cosa, va da sé che la quantità resta un fattore determinante, perché sdoganare la pasta non significa che possiamo tranquillamente mangiarne come non ci fosse un domani. Inoltre, i partecipanti alla ricerca hanno mantenuto una dieta a basso indice glicemico: ad esempio assumendo alimenti come pere, mele, albicocche, pesche, piselli e fagioli bolliti, yogurt eccetera. Gli autori dello studio sottolineano che occorrono ulteriori analisi per verificare se la pasta ottiene risultati analoghi anche in presenza di un differente regime alimentare. Ovviamente, si riferiscono a quelli salutari. Leggi anche: - Nei ristoranti stellati arriva il beer pairing - Choc in Francia: gli hamburger vendono più della baguette - La rinascita dei whisky australiani