La curcuma è un tipico ingrediente della cucina indiana che si è ormai diffuso anche sulle nostre tavole. Questa spezia, derivata da una pianta originaria del sudest asiatico, può essere utilizzata in tantissime ricette ed è un toccasana per la salute (sia mentale, sia fisica) di chi la consuma con continuità. Due dei suoi benefici più importanti, secondo un recente studio dell’Università della California - Los Angeles (UCLA), sarebbero i miglioramenti della memoria e dell’umore.LO STUDIO Gli esperti hanno testato gli effetti della curcumina, l’estratto che dà alla curcuma il suo inconfondibile colore giallo (ecco perché viene chiamata zafferano delle indie), su 40 adulti con età compresa tra i 50 e i 90 anni. Tutti i partecipanti, è bene specificarlo, avevano dei lievi problemi di memoria prima dell’inizio dello studio recentemente pubblicato sull’’American Journal of Geriatric Psychiatry’. I soggetti sono stati divisi in due gruppi: il primo ha assunto 90 milligrammi di curcumina al giorno per 18 mesi e il secondo si è accontentato di un placebo. Gli studiosi, ogni sei mesi, hanno sottoposto gli individui a test cognitivi standardizzati e a scansioni PET (Positron Emission Tomography) per monitorarne l’attività cerebrale. Inoltre, sono stati registrati e aggiornati ogni tre mesi i dati riguardanti i ritmi cardiaci, la salute della tiroide e lo stato di benessere generale. LA CURCUMA FA BENE AL CERVELLO Secondo i risultati, nel giro di 18 mesi la memoria di chi ha ingerito la curcumina è migliorata del 28%. Nei membri del primo gruppo, rispetto al gruppo del placebo, è stata rilevata una minor presenza di amiloide (una sostanza che può causare malattie se si deposita sui tessuti) e di segnali di decadimento cerebrale nelle zone dell’amigdala e dell’ipotalamo. Queste parti del cervello, non a caso, regolano diverse funzioni collegate alla memoria e alle emozioni (da qui nascono i progressi nell’umore che sono stati evidenziati al termine della ricerca). Il merito di tutto ciò potrebbe essere delle proprietà antinfiammatorie della curcumina.
UN POTENTE ANTIDEPRESSIVOUno studio del 2014 dell’Università di Monash (Australia) aveva già individuato la curcuma come una spezia che, a lungo andare, avrebbe potuto migliorare le facoltà mnemoniche delle persone. Due indizi non fanno una prova certa al 100%, ma sicuramente orientano verso una direzione. Il prossimo obiettivo dei ricercatori dell’UCLA è quello di condurre uno studio su un maggior numero di individui, in modo tale da avere indicazioni più esaustive. Si pensa, infatti, che la curcuma possa essere un possibile rimedio contro la depressione o per prevenire l’Alzheimer, e proprio per questo servono ricerche ulteriormente approfondite.