Lunghezza (Roma), 22 febbraio 2018 - Finalmente posti sotto sequestro decine di equidi per maltrattamento. Si conclude una vicenda che andava avanti da anni. E' l'incipit di una nota diffusa da IHP, Italian Horse Protection.
Lo scenario era quello già visto numerose volte: uno pseudo allevatore che detiene cavalli, pony, asini e muli in condizione di grave trascuratezza, spesso senza cibo né acqua. I più deboli che, conseguentemente, muoiono di stenti, con i loro corpi fatti sparire sbrigativamente nel fiume, accusa l'organizzazione. Questa situazione, nel Comune di Roma, esisteva da anni e fu svelata per la prima volta nel 2013 da un servizio di Striscia La Notizia. Ma a nulla valsero le denunce: le autorità catalogarono la cosa come semplice “malgoverno di animali”, quindi nessun vero reato, insiste IHP.
Nell’aprile 2016, durante un sopralluogo, le associazioni IHP Italian Horse Protection e Progetto Islander tentarono invano di far intervenire le autorità per soccorrere una cavalla in gravi condizioni: dopo decine di telefonate e un rimpallo di responsabilità, nessuno intervenne. Ne seguì un esposto inviato da IHP il giorno dopo e poi un altro esposto (stavolta alla Procura della Repubblica) a maggio, ma anche quelli senza esito alcuno, si legge nella nota.
Nel maggio dello scorso anno venne organizzato un nuovo sopralluogo dai responsabili di IHP, Legambiente, Progetto Islander e Il Rifugio degli Asinelli. Le 4 associazioni unirono le forze e presentarono un circostanziato esposto alla magistratura nel mese di ottobre, ricostruisce IHP. Adesso, a distanza di alcuni mesi, finalmente il Pubblico Ministero ha disposto il sequestro di tutti gli animali (circa 62, salvo le ultime verifiche in corso) in base agli articoli 544 bis e ter del codice penale. Gli animali sono stati affidati in custodia giudiziaria a Legambiente e a Progetto Islander.
Nei prossimi giorni IHP Italian Horse Protection, Legambiente, Progetto Islander e Il Rifugio degli Asinelli stabiliranno le modalità operative (per quella che sarà certamente una complessa e onerosa gestione degli animali) e comunicheranno come canalizzare gli aiuti e le donazioni dei cittadini che vorranno contribuire. Nessuna somma, infatti, verrà stanziata dall’amministrazione giudiziaria, conclude la nota. [email protected]