Parma, 24 gennaio 2017 - Esercizio abusivo della professione, detenzione e vendita di specie protette, detenzione e vendita di specie Cites senza documentazione, contraffazione di pubblici sigilli. E’ il resoconto di un’operazione effettuata nei giorni scorsi dai Carabinieri forestali in collaborazione con i volontari della Lipu al 66esimo Campionato Mondiale di ornitologia di Cesena. Cinque le persone denunciate, otto le sanzioni amministrative elevate, 42 gli uccelli sequestrati appartenenti alle specie passero solitario, beccofrusone, lucherino, cardellino, fringuello e venturone corso, cui si aggiungono otto pappagalli della specie Lori cardinale (Chalopsitta cardinalis), originari delle isole Salomone nell’Oceano Pacifico.
All’operazione hanno partecipato ufficiali e agenti dei Carabinieri forestali dell’Emilia-Romagna e altri agenti provenienti dal Veneto. Gli animali sono stati trovati in condizioni igienico-sanitarie precarie, in gabbie strette e sovraffollate. Presentavano nella zampa anelli in alluminio visibilmente modificati o amovibili. Una pratica illecita, che consiste nell’applicare, allargandoli, gli anelli destinati ai soggetti in cattività al fine di applicarli agli uccelli illegalmente catturati in natura. I pappagalli Lori cardinale, specie inclusa nella normativa Cites, sono stati sequestrati in quanti posti in vendita senza la documentazione che ne attestasse la legittima provenienza. Gli uccelli sequestrati sono stati affidati in custodia giudiziaria a un centro di recupero della fauna selvatica, mentre i pappagalli a un centro specializzato per uccelli tropicali. Dopo una valutazione veterinaria e l’assenso del pubblico ministero titolare delle indagini, gli animali verranno liberati in ambienti idonei per la singola specie.
“Ringrazio i Carabinieri forestali e i nostri volontari per questa importante operazione – commenta Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu – Si tratti di uccelli destinati agli allevamenti a scopo amatoriale e ornamentale dove abusivamente si cerca di incrociare specie della stessa famiglia, come i fringillidi, oppure di esemplari che per bellezza e canto vengono acquistati illegalmente dai cittadini. Restano pratiche vietate e sanzionate dalla legge 157/92 che destinano gli uccelli, abituati alla vita in libertà, a una vita rinchiusi in gabbie, condannandoli ad atroci sofferenze per tutta la loro esistenza”. [email protected]