Venerdì 22 Novembre 2024

Fido invecchia come noi. E capita anche che diventi "svanito"

Secondo il presidente dell'Anmvi-Associazione nazionale medici veterinari italiani, Marco Melosi, alcune strategie nutrizionali a base di integratori possono migliorare l'invecchiamento cerebrale e proteggere i neuroni

Cagnolino anziano in una foto L.Gallitto

Cagnolino anziano in una foto L.Gallitto

Roma, 17 aprile 2018 - Invecchiamo tutti, uomini e animali. E in alcuni casi, o meglio per alcune specie, anche i disturbi sono simili con l'avanzare dell'età. Il cane in particolare con il passare degli anni può andare incontro alle stesse patologie degli esseri umani. Ad affliggere Fido possono essere infatti disfunzioni cognitive e artrosi, malattie che hanno ricadute anche sul padrone spesso inerme di fronte alla sofferenza dell'amico a quattro zampe. Lo ha spiegato il presidente dell'Anmvi-Associazione nazionale medici veterinari italiani, Marco Melosi, secondo il quale alcune strategie nutrizionali a base di integratori possono migliorare l'invecchiamento cerebrale e proteggere i neuroni, permettendo di controllare i disturbi comportamentali dei pet anziani, e regalando a cane e padrone più tempo da trascorrere insieme in salute.

"L'invecchiamento cerebrale è un processo che può colpire tutti i cani, così come accade per l'uomo", ha spiegato Melosi. "Seppure non è facile stabilire un'età precisa, secondo alcuni studi condotti negli Stati Uniti il 50 percento dei cani - ha continuato - che hanno superato gli 8 anni manifestano un disturbo definito 'disfunzione cognitiva canina', una malattia neurodegenerativa che può palesarsi con sintomi simili a quelli della malattia di Alzheimer dell'uomo. Il cane può cambiare comportamento e abitudini alimentari, può diventare più aggressivo o irritabile, può avere alterazioni del sonno e iniziare ad abbaiare durante la notte o sembrare disorientato. Questi sintomi, appaiono gradualmente e poi tendono ad aggravarsi sempre di più".

In questi casi cosa può fare il padrone? "Il veterinario può dare suggerimenti su come accudire un animale anziano con questo tipo di disturbi - ha risposto l'esperto - ma oggi alcuni prodotti, integratori neurologici, assicurano risultati efficaci. Nel settore delle neuroscienze sono stati individuati dei principi attivi naturali come la fosfatidilserina o l'estratto di Ginkgo biloba che svolgono un'azione di neuroprotezione delle cellule cerebrali in grado di ottimizzare il processo di invecchiamento cerebrale ritardando i sintomi patologici. Se il cane è disorientato e confuso bisogna comunque stargli più vicino, se è aggressivo bisogna avvicinarlo con cautela evitando situazioni di stress, se è apatico o svogliato bisogna invitarlo a muoversi".

In comune uomini e cani anziani hanno però anche altri disturbi: le articolazioni non reggono più e ci si muove a fatica. "L'artrosi colpisce quasi il 100 per cento degli animali anziani", ha spiegato Melosi. "E' causata da un'erosione delle superfici articolari dovuta a un consumo fisiologico delle cartilagini; a seguito di queste erosioni si sviluppa un'infiammazione cronica - ha continuato - che da' origine a dolore e alla produzione di osteofiti, speroni ossei che peggiorano il dolore nel cane e nell'uomo. Ma l'artrosi nel cane non è solo senile; può essere provocata anche da malattie ortopediche come la displasia del gomito e dell'anca e in questi soggetti le erosioni e le infiammazioni delle articolazioni si manifestano anche in giovane età, tanto da poter compromettere la qualità della vita dei cuccioli. Per gli animali anziani che manifestano precocemente segni di artrosi, ma anche per evitare semplicemente una rapida evoluzione della patologia, esistono sostanze come la Palmitoilglucosamina in grado di proteggere le articolazioni e rallentare il processo artrosico. Il dolore viene mitigato, permettendo anche di ridurre l'uso di antidolorifici. Per il resto i suggerimenti sono gli stessi da adottare con l'uomo: incoraggiare il movimento con passeggiate regolari proporzionate all'età e alle condizioni del cane e controllare il peso se tendono a ingrassare".  [email protected]