Roma, 22 aprile 2018 - E' stato condannato, con il rito abbreviato, a un anno e 8 mesi. La condanna riguarda solo i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento. Nulla per la morte del cane, una femmina di Jack Russell, che l'uomo avrebbe gettato dal balcone del settimo piano causandone la morte. L'uomo, infatti, ha negato di aver compiuto il gesto e sembra che il testimone oculare dell'animalicidio, un vicino di casa che in quel momento si trovava anche lui sul balcone, ha preferito non riferire nulla agli agenti di Polizia.
Paura o solidarietà deviata, la cagnolina è morta e il dolore del suo padroncino adolescente, non si placa. E' stato suo padre a ucciderla, ha ripetuto il ragazzino, ma il genitore si è difeso. "Ma come potete pensare che io uccida un cane?". Eppure, al momento del fermo al Laurentino 38, lui stesso aveva detto agli agenti del commissariato Esposizione: "Perché tutto questo macello? E' solo un cane". La vicenda non è conclusa e la speranza delle organizzazioni animaliste che l'hanno denunciato, è che si possa accertare con sicurezza anche il lancio della cagnolina dal balcone. E che questa persona violenta possa essere punita come merita.