Roma, 20 aprile 2018 - “Apprendo che ieri si è consumato l’ennesimo scempio a danno degli animali. Un quarantenne romano avrebbe gettato il cagnolino del figlio adolescente dal balcone della propria abitazione sita al 7º piano di un palazzo, nei pressi del Parco di Tor Carbone a Roma.” E' quanto scrive, in una nota, Paolo Bernini, già deputato M5S e Presidente dell’associazione animalista DPA Onlus.
“Un gesto vile e ignobile, che lascia tutti basiti. Non il primo, e sicuramente non l’ultimo a cui saremo costretti ad assistere inermi. Le pene previste dal nostro codice penale per questa fattispecie di reato sono difatti irrisorie, aggiungiamo poi la difficile situazione che vivono i nostri tribunali ormai al collasso con conseguente lentezza per ottenere sentenze definitive e quindi grande probabilità che sopraggiunga la prescrizione. L’attuale normativa non è sufficiente ad ottenere nè effetto deterrente, nè riesce a rieducare gli individui che si macchiano di atrocità simili", prosegue la nota di Paolo Bernini.
"Davanti a gesti di questo tipo non dobbiamo utilizzare impropriamente il termine “follia”! Questi soggetti sono dei veri criminali, e per dirla più semplicemente: persone senza empatia, che non rispettano la vita, di nessun essere vivente. Ne è la riprova il fatto che il presunto colpevole abbia aggredito poi anche gli agenti giunti sul posto. Per questa serie di motivi ho deciso di sporgere denuncia sia per maltrattamento che per uccisione di animali, in virtù dell’articolo 544 c.p. e annuncio sin da ora che con la mia associazione mi costituirò parte civile affinché sia applicato il massimo della pena", si legge ancora nella nota. "Auspico inoltre che i miei colleghi continuino il lavoro che ho iniziato nel Parlamento, quando lo scorso giugno son riuscito a far incardinare in Commissione Giustizia la revisione della L. 189/04, prevedendo il carcere per chi uccide gli animali. Ovviamente tutto ciò con un Governo M5S sarebbe immediatamente realizzabile” conclude Paolo Bernini.