Per molti non ci sono vacanze senza foto ricordo, e nell'era di Instagram la tentazione di un selfie per fare invidia agli amici rimasti a casa è spesso irresistibile. Ma attenzione, ci sono mete e attrazioni turistiche popolarissime dove scattare fotografie è vietato o sottoposto a restrizioni: meglio che non vi facciate vedere con la fotocamera o lo smartphone in mano.
Partiamo dall'Italia: nella Cappella Sistina vige una strettissima regola "niente foto", e lo stesso per il David di Michelangelo a Firenze e il Cenacolo di Leonardo a Milano.
A Londra, non potete immortalare i gioielli della corona esposti alla Torre (sorvegliati da guardie e decine di telecamere, non si scappa) e gli interni dell'abbazia di Westminster e della cattedrale di St. Paul; in questi ultimi due casi, provate a chiedere prima il permesso al personale, che può anche concedere il via libera.
E sapevate che, in teoria, sarebbe proibito ritrarre la torre Eiffel quando è illuminata di notte? Se per la torre in sé non c'è nessun problema, il sistema di luci è considerato un'installazione artistica, protetta da diritto d'autore. Improbabile che le autorità verranno mai a controllare il vostro Instagram, ma almeno lo sapete.
Negli Stati Uniti, niente foto al Pentagono per ovvie ragioni di riservatezza militare e all'interno della chiesa di Alamo, in Texas (vale per le foto professionali, ma è comunque opportuno chiedere prima di mettersi a scattare a raffica).
Massima attenzione ad Abu Dhabi: in diverse zone della città, contrassegnate da appositi cartelli, è proibito fare foto, pena una multa pecuniaria o addirittura la reclusione. In generale, evitate di inquadrare edifici governativi o militari, cortili interni e ponti.
Altri luoghi dove è vietato fare foto: i vicoli del quartiere Golden Gai a Tokyo (sono strade private), alcuni templi in Giappone sia fuori che dentro, l'interno del Taj Mahal in India, delle tombe della Valle dei Re in Egitto, della casa di Anna Frank ad Amsterdam e del mausoleo di Lenin a Mosca.
Sono richiesti buon senso e rispetto a Uluru in Australia, ossia il celeberrimo Ayers Rock: è un luogo sacro degli aborigeni, di cui sono consentite foto per uso personale dalla distanza, mentre è meglio astenersi in alcune zone "sensibili" a ridosso della formazione rocciosa, contrassegnate da cartelli appositi.
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Venerdì 15 Novembre 2024
ArchivioViaggi, ecco i luoghi dove è vietato scattare foto