Sabato 21 Dicembre 2024

Un sogno chiamato Florida, un film da vedere

La candidatura all'Oscar per Willem Dafoe l'ha reso famoso, ma 'Un sogno chiamato Florida' avrebbe meritato, e molto, anche senza. Esce il 22 marzo

Foto: Cre Film/Freestyle Picture Company/June Pictures/Sweet Tomato Films

Giovedì 22 marzo esce nelle sale cinematografiche italiane uno dei film meglio recensiti della stagione: si intitola 'Un sogno chiamato Florida' (titolo originale 'The Florida Project') ed è la storia tenera e disperante di ciò che si nasconde dietro la superficie patinata di una società che inneggia alla felicità, ma fa poco per renderla davvero possibile. UN SOGNO CHIAMATO FLORIDA: COS'È 'Un sogno chiamato Florida' è un film drammatico, che è arrivato alle orecchie del grande pubblico, uscendo dal circuito indipendente e festivaliero, grazie alla nomination agli Oscar 2018 agguantata da Willem Dafoe, unico nome noto all'interno del cast e candidato come migliore attore non protagonista. LA TRAMA Siamo in Florida, durante la stagione estiva. Accanto alle attrazioni scintillanti del Walt Disney World c'è un motel sgangherato dove si barcamenano dei poveracci. Tra di loro anche una bambina di sei anni, che vive insieme alla giovane madre e ha un'amichetta e un amichetto insieme ai quali combina marachelle. In un ambiente che sembra sfilacciarsi senza speranza, l'unico che cerca di tenere insieme le cose è il manager del motel (interpretato da Willem Dafoe). IL TRAILER L'AUTORE 'Un sogno chiamato Florida' è scritto, diretto, prodotto e montato da Sean Baker, nato in New Jersey nel 1971 e nome di punta della scena indipendente statunitense. Ha esordito nel 2000, grazie al film 'Fourl Letter Words', ed è esploso definitivamente con il suo quarto lungometraggio, 'Starlet' (2012), al quale è seguito il notevole 'Tangerine' (2015). 'Un sogno chiamato Florida' è il suo sesto lavoro ed è stato sceneggiato insieme a Chris Bergoch, già collaboratore di Baker con 'Starlet' e 'Tangerine'. FARE DI NECESSITÀ VIRTÙ A causa del budget ridotto, Sean Baker non ha potuto affittare l'intero motel per le riprese del film, né chiedere che gli elicotteri solitamente in volo nei cieli della Florida si posassero a terra. Di conseguenza gli elicotteri sono stati inseriti in sceneggiatura, come elemento della trama, e alcuni veri ospiti del motel, così come alcuni membri dello staff, sono comparsi all'interno delle scene. IL PARERE DI CHI L'HA VISTO Accanto ai complimenti per l'attore Willem Dafoe, pubblico e critica hanno anche elogiato la protagonista Brooklynn Prince (classe 2010) e la giovane Bria Vinaite (che interpreta sua madre). Ma i pareri positivi non si sono limitati a questo aspetto, altrimenti non si spiegherebbe una media voto, da parte dei giornalisti, superiore ai novanta centesimi. A trainare gli entusiasmi c'è soprattutto l'abilità con la quale Sean Baker fa emergere l'ipocrisia del sogno americano dalla vitalità e dall'irrequietezza dei suoi bambini protagonisti. Leggi anche: - Tomb Raider, Lara Croft sarà la nuova Wonder Woman? - The Crown, Claire Foy pagata meno di Matt Smith - Animali fantastici 2, ecco cosa ci attende nel sequel