Giovedì 21 Novembre 2024

Tequila, quali sono le migliori da bere?

Il consumo di tequila, distillato tipicamente messicano, è in crescita e di conseguenza è facile incappare in un'offerta piuttosto ampia: su cosa puntare per andare sul sicuro?

Foto: GMVozd/iStock

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La tequila (o, come dicono i messicani, il tequila) è un distillato capace di riservare degustazioni eccellenti: basta puntare sui giusti marchi. Tre in particolare sono quelli che vengono considerati un assaggio a colpo sicuro: Don Julio, Ocho e Patròn. TEQUILA, ORGOGLIO MESSICANO Il tequila può essere prodotto solamente in alcune aree del Messico e utilizzando un tipo particolare di agave blu, quella considerata più pregiata e che va a costituire l'ingrediente principale del processo di fermentazione. A seconda dell'invecchiamento, il liquido può scurire il proprio colore e arrotondare il gusto, ma non è obbligatorio che un tequila di livello sia per forza invecchiato a lungo: la differenza principale, fra un prodotto di qualità e uno meno valido, sta nelle materie prime utilizzate e nella lavorazione effettuata. Proprio la necessità di lavorare come si deve, unita al fatto che il tequila può essere distillato solo in Messico, ha fatto sì che questa bevanda alcolica diventasse un portabandiera della Nazione. GLI ASSAGGI A COLPO SICURO Per quanto in Italia non goda della stessa fortuna commerciale conosciuta dai whisky o dal gin, il tequila è però sempre più presente nei bar, sia come ingrediente dei cocktail sia da degustare in purezza. L'aumento dell'offerta ha nutrito la curiosità degli appassionati, ma ha anche posto un dilemma per i neofiti: su cosa puntare per avere la certezza di assaggiare un prodotto degno della sua fama? Mettendo insieme i dati raccolti nei migliori cocktail bar internazionali, emerge con chiarezza che Don Julio, Ocho e Patròn sono i distillatori più apprezzati e venduti. Ognuno di essi offre una gamma di bottiglie, da quelle imbottigliate subito dopo la distillazione (tequila blanco) a quelle invecchiate in botte (reposado o anejo, a seconda degli anni), fino alle edizioni speciali (con il costo più importante). UN CONSIGLIO Per i neofiti, il consiglio è di cominciare con un tequila reposado o un tequila anejo, perché il gusto più morbido aiuta a stemperare la personalità dell'agave, che invece emerge con forza nel tequila blanco. Quello dell'agave è infatti un gusto a cui siamo poco abituati e che potrebbe spiazzare: meglio dunque iniziare da bottiglie più "semplici" e proseguire per gradi. Leggi anche: - Yamazaki 50, il whisky giapponese che costa come una casa - The Dead Rabbit, l'irish whiskey alla conquista del mondo - Quali sono i cocktail classici più bevuti al mondo?