Giovedì 21 Novembre 2024

Sylvester Stallone e la storia del pugile nero perdonato da Trump

L'attore e regista lavora al bio-pic sul campione dei pesi massimi Jack Johnson, condannato da una legge discriminatoria e perdonato da Donald Trump

Stallone e Trump nell'ufficio ovale il 24/5/2018 – Foto:  AFP PHOTO/NICHOLAS KAMM/LaPresse

Stallone e Trump nell'ufficio ovale il 24/5/2018 – Foto: AFP PHOTO/NICHOLAS KAMM/LaPresse

A 71 anni compiuti, Sylvester Stallone non considera nemmeno da lontano l'ipotesi di andare in pensione: ha infatti deciso di affiancare alla sua lunga carriera d'attore, regista e sceneggiatore anche quella di gran capo di una casa di produzione cinematografica. Il nome dell'azienda, Balboa Production, rimanda a uno dei suoi personaggi più famosi (Rocky Balboa) e il primo progetto messo in campo è la storia di un pugile realmente esistito: il campione dei pesi massimi Jack Johnson, recentemente perdonato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. JACK JOHNSON, CHI ERA COSTUI? Nato nel 1878 e morto nel 1946, è stato il primo afroamericano a diventare campione dei pesi massimi, titolo conservato dal 1908 al 1915. Erano anni di fortissime tensioni razziali, tanto che, per esempio, nel 1910 fu sfidato dall'allora imbattuto James J. Jeffries, che salì sul ring per "difendere l'orgoglio bianco", perdendo l'incontro. In Texas, stato in cui viveva Johnson, non mancavano leggi apertamente discriminatorie. Una di queste puniva i matrimoni misti e ciò fece sì che il pugile incappasse nelle maglie della giustizia sudista quando sposò una donna bianca, Lucille Cameron: condannato a un anno di prigione, evitò il carcere vivendo fuori dagli States fino al 1920, quando tornò a casa e scontò la sua pena. IL PERDONO PRESIDENZIALE Dopo la morte di Jack Johnson, avvenuta per un incidente automobilistico, numerose persone hanno iniziato a considerarlo uno dei simboli della complessa questione afroamericana. Nasce da qui la proposta, avanzata a tre diversi presidenti (George W. Bush, Barack Obama e Donald Trump) di concedergli perdono presidenziale postumo, azione che viene assunta raramente e che in questo caso avrebbe avuto un forte valore simbolico. Proprio l'intervento di Sylvester Stallone, che ha perorato la causa del pugile presso Trump, ha convinto quest'ultimo a intervenire: il 24 maggio 2018 il perdono presidenziale è stato ufficialmente concesso. IL FILM SU JOHNSON Balboa Production ha siglato un accordo con MGM per produrre un film biografico su Jack Johnson (MGM sta finanziando 'Creed 2', nel quale Stallone tornerà a indossare i panni di Rocky). Al momento mancano dettagli aggiuntivi, ma più di un osservatore ritiene che il bio-pic sarebbe un ottimo viatico per riportare Stallone dietro la cinepresa e anche ad occuparsi della sceneggiatura. Leggi anche: - Rambo 5: Sylvester Stallone torna a combattere - Harry Potter: Alan Rickman era frustrato dal professor Piton - "Fatti una doccia". Bufera sull'invito a Taylor Swift