Lunedì 23 Dicembre 2024

Super batteri, l'antibiotico giusto si trova nel naso dell'uomo

Nel naso dell'uomo è stato trovato un antibiotico che uccide il super batterio MRSA. La scoperta apre nuove prospettive nella lotta all'antibiotico-resistenza.

Il batteri MRSA resistono ai comuni antibiotici (Foto: Alexey Kotelnikov/Alamy/Olycom)

Uno studio appena pubblicato sulla rivista Nature rivela che nel naso dell'uomo si nasconde un antibiotico in grado di sconfiggere il superbatterio MRSA. Come suggerito dal coautore della ricerca Andreas Peschel, dell'Università di Tübingen (Germania), si tratta di una scoperta "totalmente inaspettata", ma che apre importanti prospettive nella lotta al crescente problema della resistenza agli antibiotici.
 
MRSA, BREVE RIPASSO
Il superbatterio MRSA (Methicillin-Resistant Staphylococcus Aureus) è un qualunque ceppo di Staphylococcus aureus che ha sviluppato la capacità di resistere alle comuni terapie antibiotiche, cioè le penicilline e le cefalosporine (i cosiddetti antibiotici beta-lattamici). L'antibiotico-resistenza è un fenomeno che desta particolare preoccupazione negli ospedali, dove la presenza di soggetti vulnerabili aumenta il rischio di infezioni ed epidemie. La portata del problema è destinata a crescere nei prossimi anni, soprattutto in mancanza di adeguate contromisure.
 
MORS TUA VITA MEA
L'analisi dei tamponi nasali di 187 pazienti ospedalieri ha permesso al team dell'Università di Tübingen di individuare un antibiotico prodotto dallo Staphylococcus Lugdunensis, un batterio che colonizza le narici di alcuni individui entrando in competizione con Staphylococcus Aureus. Il composto, battezzato in inglese "lugdunin", uccide lo S. Aureus all'interno della cavità nasale, ma i test di laboratorio hanno dimostrato che è efficace contro diversi batteri Gram-negativi, tra cui lo Streptococcus pneumoniae, che causa meningite e polmonite. Un esperimento condotto sui topi ha inoltre evidenziato che l'antibiotico è in grado di contrastare le infezioni da MRSA.
 
LOTTA AI SUPER BATTERI
Lo Staphylococcus Lugdunensis è un microrganismo che a sua volta può risultare patogeno per l'uomo, per cui il passo successivo potrebbe essere quello di isolare il gene dell'antibiotico lugdunin e inserirlo all'interno di batteri più innocui, con lo scopo di studiarlo più a fondo. Nel frattempo i ricercatori non vogliono farsi trovare impreparati e hanno già fatto domanda di brevetto per il nuovo composto, sebbene attualmente sia a "un milione di miglia di distanza dall'essere un farmaco utile". In ogni caso, dicono gli scienziati, la scoperta suggerisce che il microbioma umano rappresenti una risorsa di grande interesse per trovare soluzioni alla minaccia dei super batteri. 
 
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.