È ormai da molto tempo che attendiamo il film dedicato a uno dei personaggi più amati dell’universo di 'Guerre Stellari'. La lavorazione è stata difficile e in corso d'opera c'è pure stato il licenziamento dei registi originariamente incaricati delle riprese, ma ormai ci siamo: mercoledì 23 maggio esce nelle sale cinematografiche italiane 'Solo: A Star Wars Story', che ci racconta il passato di Han Solo, quando ancora non aveva idea di chi fossero Luke Skywalker e la principessa Leia.
SOLO: A STAR WARS STORY
Stiamo parlando del secondo spin-off, dopo 'Rogue One' (2016), rispetto alla saga principale di 'Star Wars'. C'è della fantascienza, dell'azione e un pizzico di suspense: dovendo scegliere una definizione, potremmo parlare di "space western", perché riprende alcuni elementi del western classico, come l'esplorazione di nuove frontiere e il mondo dei fuorilegge come motore della narrazione.
LA TRAMA
Mentre l'Impero sta portando la guerra in tutta la galassia, imponendo il proprio dominio con le cattive, potenti organizzazioni criminali controllano traffici miliardari e le vite di tantissime persone. Una di queste è il giovane Han, ossessionato dal sogno di poter lasciare il lurido pianeta sul quale tira a campare per diventare il miglior pilota dello spazio. L'occasione giusta lo trascina in un'avventura del tutto imprevista, in lungo e in largo attraverso la galassia.
IL TRAILER
IL CAST
Considerando il fascino dei personaggi originali, i due ruoli più difficili da assegnare erano quelli del giovane Lando Calrissian e sopratutto del giovane Han Solo. Sono stati scritturati, nell'ordine, Donald Glover (visto nella serie TV 'Atlanta') e Alden Ehrenreich (nel film 'Ave, Cesare!'): il primo ruba la scena al secondo, che però riesce a non far troppo rimpiangere Harrison Ford. Più agevole il compito di chi ha dovuto vestire i panni delle new entry: Emilia Clarke (star di 'Game of Thrones'), Woody Harrelson ('True Detective'), Paul Bettany ('A Beautiful Mind') e Thandie Newton ('Westworld').
IL CAMBIO DI REGISTI
Inizialmente Lucasfilm affidò la regia di 'Solo: A Star Wars Story' a Phil Lord e Christopher Miller, autori di 'The Lego Movie'. A un certo punto, però, emersero le classiche "differenze creative" che portarono al licenziamento dei due registi e alla loro sostituzione con Ron Howard ('Il codice da Vinci', 'Rush'): un evento molto complesso da gestire, a riprese ormai avviate.
Per approfondire: Star Wars: perché hanno licenziato i registi del film su Han Solo?
L'ULTIMA VOLTA DI KASDAN
La sceneggiatura di 'Solo: A Star Wars Story' è stata la quarta e l'ultima scritta da Lawrence Kasdan, autore in precedenza di 'L'impero colpisce ancora' (1980), 'Il ritorno dello Jedi' (1983) e 'Star Wars – Il risveglio della Forza' (2015).
IL PARERE DI CHI L'HA VISTO
La buona notizia è che il cambio di registi non ha danneggiato il film, quella cattiva è che 'Solo: A Star Wars Story' manca di personalità e di coraggio: ci sono tutti i riferimenti al futuro di Han Solo, da quelli fondamentali alle strizzatine d'occhio che coglieranno solamente i fan, ma il personaggio emerge in modo piuttosto fiacco, tanto da farsi rubare la scena da molti altri: quello di Emilia Clarke e di Donald Glover in primis. Si spiega in questo modo il giudizio poco convinto della critica, che comunque decreta una media voto poco sopra la sufficienza grazie a un racconto tutto sommato scorrevole e leggero.
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Giovedì 21 Novembre 2024
ArchivioSolo: A Star Wars Story, un western spaziale