Sabato 23 Novembre 2024

Sense8, perché il finale della serie TV è importante?

L'8 giugno Netflix pubblica l'atteso episodio di chiusura della serie TV di Lana e Lilly Wachowski: è un evento significativo, anche per chi non l'ha vista

Foto: Netflix

Foto: Netflix

Venerdì 8 giugno Netflix pubblicherà un episodio speciale di due ore che porta a conclusione 'Sense8', una delle produzioni più amate della piattaforma di streaming online. Si tratta di un evento rilevante anche per coloro che non hanno seguito la serie TV creata da Lana e Lilly Wachowski insieme a J. Michael Straczynski. SENSE8, LA SERIE TV 'Sense8' declina il genere di fantascienza in un modo interessante: l'elemento futuribile non è un qualche tipo di avanzamento tecnologico o il manifestarsi di una razza aliena, quanto un'evoluzione di alcuni umani. Otto sconosciuti sviluppano infatti un livello di empatia senza precedenti, che li mette in connessione telepatica anche se vivono lontani e non condividono il medesimo background sociale, religioso e culturale. Troveranno alleati, ma anche agguerriti avversari. L'EPISODIO FINALE Andata in onda per due stagioni, 'Sense8' è stata cancellata da Netflix perché i costi di produzione erano troppo elevati e il ritorno di fama non abbastanza vasto. Per dire, se avesse avuto il successo della prima stagione di 'Tredici', forse la serie TV sarebbe continuata senza intoppi, pur restando problematico l'investimento economico richiesto. In ogni caso, un bel numero di fan c'era comunque e proprio loro si sono fatti sentire chiedendo a Netflix di riconsiderare la sua decisione: il 29 giugno 2017 il servizio di streaming ha annunciato ufficialmente il finanziamento di un episodio conclusivo di circa due ore, che avrebbe chiuso la serie TV e che sarebbe stato pubblicato l'8 giugno. Titolo: 'Amor Vincit Omnia', che in latino significa l'amore vince tutto. IL TRAILER PERCHÉ È IMPORTANTE L'EPISODIO FINALE L'esistenza dell'episodio finale è interessante: non tanto perché Netflix ha dato retta ai fan di 'Sense8', quanto perché rappresenta una possibilità inedita per le serie TV. Storicamente, la loro cancellazione lasciava aperta la trama oppure costringeva a terminarla in modo un po' raffazzonato: soluzioni egualmente insoddisfacenti. Una chiusura con tutti i crismi, pensata e realizzata con i giusti tempi, è qualcosa che assume un significato particolare tenendo conto della tipologia di intrattenimento proposta da Netflix. NETFLIX NON È LA TV Il servizio di streaming è una sorta di grande biblioteca: non ha un palinsesto predefinito, ma lascia agli utenti la facoltà di guardare ciò che vogliono quando vogliono. È vero che in generale il grosso delle visualizzazioni, soprattutto sui prodotti maggiormente pubblicizzati, avviene a ridosso della loro pubblicazione, quando cioè non si sa se una serie TV verrà rifinanziata oppure no. È però vero che una persona può scegliere di vedere 'Sense8' oggi, oppure fra qualche anno: ed è qui che il fatto di sapere che la narrazione non verrà lasciata in sospeso gioca un ruolo fondamentale. Dovendo scegliere, infatti, le persone tenderanno a privilegiare racconti che hanno un inizio e una fine, piuttosto delle narrazioni monche. UN MODELLO DA REPLICARE? Da questo punto di vista, l'esistenza dell'episodio finale di 'Sense8' assume connotazioni inedite rispetto alla tradizionale proposta televisiva, legata a un palinsesto e dunque lontana dal concetto di catalogo a disposizione degli utenti. Non è escluso che le future produzioni seriali di Netflix, o anche di altri servizi di streaming, mettano in conto sin dall'inizio una quota di budget destinata a una chiusura fatta come si deve, qualora fosse decisa la fine anticipata dello show. Leggi anche: - Sylvester Stallone e la storia del pugile nero perdonato da Trump - Dietland, la dark comedy che attacca il maschilismo - The Handmaid's Tale: Margaret Atwood rassicura i fan