Giovedì 14 Novembre 2024
LEO TURRINI
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Marco Innocenti, l'eroe del tiro cede solo allo sceicco senza bandiera

Il 38enne di Prato che lavora in un'armeria vince il quinto argento per l'Italia nella specialità double trap. Si arrende solo al kuwaitiano Fehaid Aldheeani - dall'inviato LEO TURRINI

Marco Innocenti, argento a Rio 2016 (Ansa)

Marco Innocenti, argento a Rio 2016 (Ansa)

Rio de Janeiro, 10 agosto 2016 - Purtroppo c'era di mezzo lo sceicco senza bandiera e comunque a questi tiratori italiani andrebbe eretto un monumento. Sul serio: con una carabina o un fucile in mano, i nostri eroi diventano irresistibili. O quasi. Ieri, piovoso pomeriggio carioca, a tinte fosche per la spedizione del Coni, tra i rimpianti di Fede, il collasso nervoso di Arianna Errigo e il flop degli sciabolatori. Ma ecco che da Prato, terra di Toscana, ti spunta non un cinese ma Marco Innocenti, classe 1978, specialità double Trap. E si mette al collo l'argento e dunque avevano ragione i suoi tecnici. Mi avevano detto alla vigilia dei Giochi: ah, non c'è gara nella quale noi non si possa andare a medaglia!

Ora, la storia di Innocenti ha pure il pregio della originalità. Mi spiego: tutti i suoi colleghi di nazionale indossano una divisa, chi fa il carabiniere, chi sta nell'Esercito eccetera. Invece Marco è un civile, lavora in una armeria, facciamo che è un soggetto tutto casa e bottega .

Da ieri vice campione olimpico, esattamente come l'amico suo Pellielo, il prode Innocenti aveva già alle spalle due partecipazioni ai Giochi. A Sydney era un ragazzo e fece ottavo. Ad Atene fu diciassettesimo. Qui a Rio, avesse vinto nessuno avrebbe gridato allo scandalo, perché la mira degna è della migliore tradizione italica. Ma c'era di mezzo, scrivevo all'inizio, lo sceicco senza bandiera.

Ce l'avete presente il Kuwait? Saddam Hussein nel 1990 si prese i pozzi di petrolio, ci fu una guerra e allora i kuwaitiani impararono a sparare. Più o meno è andata così e Fehaid Aldeehani si trasformò in tiratore perfetto. Un cecchino da double Trap. Senza bandiera, però: infatti il Cio ha accusato il governo locale di manipolare gli enti locali dello sport. Il caso ha portato all'esclusione del paese dal movimento olimpico. Niente bandiera, atleti ammessi solo a titolo individuale, come indipendenti. Lo sceicco sparacchiatore per protesta aveva minacciato di stare a casa e l'avesse fatto oggi Marco Innocenti festeggerebbe l'oro ma ci possiamo accontentare, ha pur sempre fatto meglio della Pellegrini e della Errigo.

Caravan petrol, bravo Marco e si faccia questo monumento ai nostri tiratori, grazie.