Martedì 3 Dicembre 2024

Quel Vento d’Italia che porta il nostro lifestyle fino in Cina

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CI SONO STORIE che nascono sotto i migliori auspici, ma si infrangono poi miseramente dinanzi al primo ostacolo. E poi c’è la storia di Italian lifestyle, startup turistica fondata nel 2017 da Elisa Morsicani (nella foto) con l’obiettivo di far conoscere le destinazioni italiane a un target – in costante aumento - di turisti cinesi alto-spendenti. In soli tre anni, l’ascesa della startup era stata a dir poco vertiginosa: all’inizio del 2020 erano aperti 14 collegamenti settimanali con la Cina nel solo aeroporto di Roma-Fiumicino, il turismo cinese era divenuto il terzo mercato per il nostro Paese e si susseguivano le missioni cinesi dell’Agenzia nazionale del turismo (Enit) e di quella per la promozione all’estero delle imprese italiane (Ice) alla ricerca di nuove partnership. Quando si dice ‘trovarsi al posto giusto nel momento giusto’: Italian Lifestyle era nata e stava crescendo nel momento sicuramente più propizio. Poi, proprio nel 2020, la catastrofe che nessuno avrebbe mai potuto immaginare: il dilagare della pandemia da Covid-19, arrivata proprio dalla Cina, Paese che ha risentito maggiormente degli effetti a lungo termine del contagio, tanto da aver rimosso le ultime restrizioni alla mobilità solo nei giorni scorsi, dopo tre anni di continue ed estenuanti chiusure.

Elisa Morsicani avrebbe potuto arrendersi sotto i colpi di un’emergenza che ha picchiato duro proprio sul settore turistico, invece ha deciso di impegnare il tempo della pandemia per investire in digitalizzazione, ricerca e sviluppo. E ha dato vita a un nuovo progetto per continuare a raccontare l’Italia e le sue eccellenze a tutti i contatti su WeChat (l’app di messaggistica immediata più usata in Cina, con oltre 1,2 miliardi di utenti attivi in diverse fasce d’età) e sugli altri canali che aveva in Cina. È nato così ‘Vento d’Italia’, il primo social e-commerce italiano che porta i prodotti italiani nel Paese del Dragone. "Nel 2022, l’Italia ha registrato scambi con la Cina per 77,8 miliardi di dollari, con un incremento del 5,4% annuo, soprattutto nei settori meccanico e lifestyle. Ha fatto meglio di Francia e Germania", esordisce Morsicani, che ha abbandonato una promettente carriera diplomatica per scommettere sulla startup. "Si fa sempre più forte, quindi, l’esigenza di trovare nuovi spazi per la promozione dei prodotti che rappresentano l’eccellenza del made in Italy. Proprio in questo contesto si inserisce ‘Vento d’Italia’: un progetto digitale all’avanguardia, capace di generare un impatto positivo e durevole sul territorio e accrescere il potere attrattivo del nostro Paese. La piattaforma digitale lanciata dalla nostra startup ha l’obiettivo di far arrivare ai consumatori cinesi con elevato potere d’acquisto i prodotti tipici italiani: questi ultimi sono investiti del ruolo di veri e propri ‘ambasciatori’ del nostro territorio. Promuovono, cioè, l’Italia anche come destinazione per il prossimo viaggio da mettere in calendario".

In un periodo caratterizzato dalla chiusura dei confini e dalle forti limitazioni ai viaggi, in particolare quelli effettuati per motivi turistici, la startup ha saputo reinventarsi come società di consulenza di marketing, e-commerce e comunicazione digitale alle aziende italiane che desiderano costruire o accrescere il loro successo sul mercato cinese. Sì, perché l’obiettivo è sempre ‘fare rete’ tra pubblico e privato: da una parte, enti nazionali, regionali e locali (Enit, la regione Toscana e il comune di Siena, solo per citarne alcuni) promuovono destinazioni e territori, dall’altro le aziende – "in particolare, le piccole e medie imprese", sottolinea Morsicani – hanno a disposizione una formidabile vetrina per far conoscere i propri prodotti rappresentativi del territorio.

"Grazie alla partnership con il comune di Siena e al sostegno della regione Toscana, abbiamo inizialmente individuato 20 aziende locali, che oggi stanno già vendendo i propri prodotti in Cina", prosegue Morsicani. "I beni sono stoccati in Italia e stanno arrivando ai consumatori finali in Cina attraverso un sistema logistico cross-border integrato, garantito in ogni passaggio da ‘Vento d’Italia’. Col passare dei mesi, i prodotti pilota selezionati per l’inserimento sulla piattaforma sono diventati mille, attualmente tutti ‘sold out’. Proprio ora stiamo procedendo al riassortimento. È un risultato decisamente oltre le aspettative, che ci proietta nella dimensione nazionale: desideriamo coinvolgere altri territori che puntano a promuoversi su questa nicchia di mercato attraverso la commercializzazione dei propri prodotti". Riconosciuta da Invitalia e Mibact tra le 10 startup del turismo più innovative d’Italia, Italian lifestyle si avvale di un team di 20 persone, per la maggior parte professionisti italo-cinesi specializzati in marketing, sviluppo software, consulenza legale. A ciò si aggiungono un impianto per la gestione della logistica e la collaborazione con un gruppo di cinquanta sviluppatori e analisti di sistema, per l’implementazione della piattaforma digitale.

Parola chiave di ‘Vento d’Italia’ è ‘social e-commerce’: non il semplice negozio online, ma una rete di influencer cinesi ingaggiati dalla startup, capaci di creare un’esperienza digitale che intreccia territorio, produttore e prodotto. Il loro racconto riesce a generare - in quel target di utenti cinesi, alla ricerca costante di qualità e unicità - quel desiderio di scoperta che si trasforma sia in acquisto di prodotti tipici italiani che in flussi turistici sul territorio. "Non basta inserire i prodotti nei marketplace più utilizzati in Cina, come Alibaba, ad esempio – conclude Morsicani – Per conquistare il target cinese più abbiente bisogna creare contenuti direttamente nei social da loro frequentati. Ciò che realmente interessa a questo segmento del mercato cinese è la qualità, avere un prodotto di valore in grado di ‘distinguere’ chi ne fa uso. Se proponi una nuova esperienza, cool e attraente, presentata attraverso contenuti emozionanti, i risultati non tarderanno ad arrivare".