Roma, 11 agosto 2017 - Se uno pensa alle eccellenze italiane nel mondo della distillazione, probabilmente il whisky è l'ultima cosa che gli viene in mente. La ragione è semplice: fino al 2015 non avevamo mai prodotto questo tipo di acquavite e ad oggi esiste una sola distilleria, Puni, che si cimenta in quest'impresa. Il bello è che lo fa bene, tanto da avere meritato consensi autorevoli fino a sentirsi pronta per sbarcare nel competitivo mercato inglese. PUNI, IL PRIMO E UNICO SINGLE MALT ITALIANO Il primo mattone della futura distilleria Puni viene posto nel 2010 dal costruttore edile e appassionato di whisky Albrecht Ebensperger. Siamo a Glorenza, in alta Val Venosta (provincia di Bolzano), dove la coltivazione dei cereali, che sono l'ingrediente base del whisky, ha una lunga tradizione. Il nome della distilleria è un omaggio al Rio Puni, fiume che scorre attraverso la valle. Nei due anni successivi vengono importati alambicchi originali scozzesi e viene ultimato l'impianto di produzione. Nel 2015, dopo tre anni di maturazione in botte, il primo single malt italiano fa il suo debutto sul mercato. I PREMI CHE CONTANO Puni si fa subito notare nei concorsi internazionali grazie all'originale design delle bottiglie: è un inizio promettente, ma per sfondare occorre che a essere premiato sia il whisky, non il suo contenitore. Bastano pochi mesi perché questo inizi ad accadere e meno di due anni per ottenere un traguardo importante: l'autorevolissima 'Whisky Bible' firmata da Jim Murray assegna infatti 95 punti su 100 al Puni Alba, un single malt invecchiato per tre anni in pregiate botti di Marsala dalla Sicilia e affinato in botti provenienti dall'isola di Islay. Si tratta di un voto che posiziona la distilleria italiana fra le migliori al mondo. LO SBARCO IN INGHILTERRA Fino a metà del 2017 la distilleria Puni vende i propri prodotti solamente in Italia, ma a partire da agosto sbarca in Inghilterra grazie a un accordo di distribuzione con Magnetic Brands. Oltremanica si potranno acquistare il Puni Alba e il Puni Nova (single malt invecchiato per tre anni in botti di rovere americano ed europeo): si tratta dei più rappresentativi whisky fra i quattro prodotti a Glorenza. Gli altri due sono il Puni Sole (invecchiato per due anni in botti di bourbon prima di essere affinato in botti di sherry Pedro Ximénez per altri due anni) e il Puni Nero (edizione limitata di un single malt maturato in botti di Pinot Nero provenienti dalle migliori cantine sudtirolesi). Leggi anche: - George Clooney e tequila: un affare da 1 miliardo di dollari - Il gin con dentro pezzi di Harley-Davidson - Birre per l'estate, ecco le migliori pilsner
Lunedì 4 Novembre 2024
ArchivioPuni, il whisky italiano che conquista l'Inghilterra