CAMMINARE DA SOLE per strada, in una grande città. Inoltrarsi, magari di sera, in vie deserte o poco illuminate. Prendere un autobus, o peggio, una metropolitana, attendere sul binario quel treno regionale che sembra non arrivare mai. Imbattersi in un manipolo di persone dalle facce e dai modi tutt’altro che gioviali. E sentire, improvvisamente, il cuore martellare nel petto. Una sensazione che tutte le donne del mondo, probabilmente, hanno provato almeno una volta nella vita: chi non ha pensato di telefonare alla propria mamma, a un’amica, una sorella, per farsi, in un certo senso, accompagnare a casa? È partita da questo semplice e infinito presupposto la 28enne Laura De Dilectis (foto), laureata in Psicologia clinica all’università La Sapienza di Roma, fondatrice e amministratrice delegata della startup ‘Violawalkhome’.
Nata nella primavera del 2021, Violawalkhome (letteralmente, ‘Viola cammina a piedi verso casa’) è un servizio di ‘accompagnamento a casa’ gratuito, disponibile 24 ore su 24 ed effettuato attraverso videochiamate via social, che presto saranno sostituite da un’app per smartphone. Delle videochiamate si occupa un pool di volontari, che risponde – in maniera pressoché istantanea – alle tante richieste inviate al profilo Instagram della startup. "Dopo la laurea, avevo in mente di dedicarmi a tutt’altro", esordisce De Dilectis, premiata qualche mese fa a Bruxelles assieme ad altre tre ‘Women of Europe’, donne europee capaci di guardare lontano, "ma l’assassinio di Sarah Everard, il 15 marzo del 2021, è stato come un pugno in piena faccia. Mi ha toccata in quanto donna e, soprattutto, cittadina del mondo: parlo 4 lingue, ho trascorso due anni in Erasmus tra Parigi e Lisbona, mi sono sempre mossa a piedi o sui mezzi pubblici perché non guido l’auto".
Sarah Everard, 33 anni, era stata rapita e uccisa a Londra mentre rientrava a casa a piedi dopo una cena con amici, fra le 21 e le 22: la sua tragica fine ha innescato violente proteste di piazza, in Gran Bretagna e non solo. Per la prima volta, la questione della sicurezza delle donne per strada veniva posta pubblicamente, chiamando in causa la politica e le istituzioni di tutti i Paesi europei. A due anni da quell’omicidio, la sicurezza delle donne per strada è un tema di cui si parla ancora troppo poco: è nata, però, l’associazione non-profit ‘Donnexstrada’ (donnexstrada.org), fondata dalla stessa De Dilectis assieme alla collega Ilaria Saliva, che oggi la presiede. Proprio nell’ambito delle attività dell’associazione, avviata a giugno 2021, si è cominciato a offrire il servizio di videoaccompagnamento internazionale ‘Violawalkhome’, da cui è germogliata, successivamente, l’omonima startup a vocazione sociale. Come funziona? "Non abbiamo un numero di telefono, siamo contattabili solo tramite Instagram", spiega De Dilectis. "Chiunque può contattarci sul canale @violawalkhome per prenotare una videochiamata di accompagnamento. Basta mandare un messaggio in dm (posta privata su Instagram): dopo pochi minuti, un volontario risponderà confermando la prenotazione, avvierà la videochiamata e accompagnerà la persona per tutto il tragitto, finché non sarà arrivata al sicuro a destinazione".
L’idea è di utilizzare la rete e i social in modo innovativo, con un importante risvolto sociale: "Scoraggiare i possibili aggressori, sicuramente intimiditi alla vista di una persona impegnata in una videochiamata. Videochiamate e dirette streaming hanno valore di prova in sede processuale, qualora si verificasse poi una violenza o un abuso", chiarisce l’ad. Trascinato dal passaparola sui social network ("in quattro giorni dal lancio abbiamo raggiunto 70mila follower", precisa De Dilectis), il servizio di accompagnamento ‘Violawalkhome’ è ora attivo, oltre che in Italia, in numerosi Paesi europei e nel Regno Unito: le videochiamate sono gestite da un’ottantina di volontari che parlano 16 lingue, distribuiti su più turni per coprire l’intero arco della giornata. "Sull’onda del successo riscontrato e delle manifestazioni di sostegno ricevute da tutto il mondo – ci hanno chiesto di diventare operative anche in Australia, Iran e Yemen – un anno fa abbiamo deciso che era giunto il momento di alzare il livello e rendere il servizio di accompagnamento a casa ancora più funzionale", prosegue.
De Dilectis è diventata così amministratrice delegata della startup dedicata allo sviluppo di Viola, l’app che sostituirà, progressivamente, il servizio di videochiamata su Instagram. L’applicazione sarà più efficiente e precisa nella sorveglianza, poiché darà l’opportunità di geolocalizzare la persona in movimento. Attualmente in fase beta, Viola sarà operativa entro la fine del 2023: consentirà di chiamare automaticamente o amici e familiari presi da una lista precedentemente inserita, o i volontari che lavorano per conto dell’associazione. Successivamente, dovrebbe essere in grado di inviare segnalazioni in tempo reale alle forze dell’ordine. L’applicazione fungerà anche da utile strumento di raccolta dati sul fenomeno della violenza di genere per strada, "una vera e propria piaga su cui non esistono numeri aggiornati, né in Italia, né in altri Paesi europei", dichiara De Dilectis.
Nel frattempo, le iniziative per migliorare la sicurezza in strada delle donne e, più in generale, delle vittime di violenza di genere – la stessa ad sottolinea che sono in aumento le chiamate da parte di ragazzi – si moltiplicano. "Stiamo lavorando in partnership con Trenitalia per un progetto sulla sicurezza nelle stazioni ferroviarie e ci siamo appena aggiudicate un programma di pre-accelerazione finanziato dall’università Bocconi di Milano. Avremo così l’opportunità di concentrarci sulla fascia degli studenti e delle studentesse universitarie", conclude.
Maddalena De Franchis